
L'era di Demna da Balenciaga è finita, si chiude il decennio in cui il visionario Direttore Creativo georgiano ha rivoluzionato l'universo della storica Maison proiettandola nel futuro e influenzando l'intero fashion stystem. Oggi, nel secondo giorno della Settimana dell'Alta Moda di Parigi, è andato in scena lo show Haute Couture Autunno/Inverno 2025-2026 di Balenciaga con cui Demna ha detto ufficialmente addio al marchio, mentre si prepara a prendere le redini di Gucci.
Nella sua ultima sfilata d'Alta Moda, il designer inserisce tutti i dettagli della sua poetica che in questi anni ha utilizzato per ridefinire il concetto di moda, abbattendo i confini e mescolando le carte in tavola. Demna, lo sappiamo bene, fa della provocazione una cifra stilistica, da buon iconoclasta distrugge per creare nuovo significato e sulla passerella di Parigi appaiono quelli che sono i capi feticcio che in questi dieci anni hanno ridisegnato lo stile Balenciaga: dagli abiti dalle linee "drammatiche" con spalle appuntite e vite strette, alle scarpe dalle punte infinite fino ai suits extra large, ai bomber e ai trench immensi. Ci sono poi i guanti attaccati alle giacche in pelle e i blazer senza struttura e non mancano i rimandi allo street style e alla cultura pop.
Le "regole Couture" infrante da Demna
Analizzando i dieci anni di Demna alla direzione creativa di Balenciaga è possibile notare quanto il fil rouge di tutta la sua estetica si colleghi strettamente con un messaggio di rottura e con la volontà del designer di riscrivere le regole. Per questo motivo possiamo leggere e guardare l'ultima collezione individuando quali confini ha superato, oggi come in passato. Partendo dall'inizio, lo show Haute Couture Autunno/Inverno 25-26 si apre con un look total white, si inizia dunque con l'abito bianco che per tradizione chiude gli show della Couture. Non preoccupatevi, più avanti in passerella apparirà anche l'abito da sposa in pizzo bianco (ma in versione Demna, of course).

Da Kim Kardashian a Isabelle Huppert: i mille volti di Balenciaga
Le prime uscite sono accompagnate non dalla musica ma da un elenco di nomi, sussurrati da voci differenti, si capisce pian piano che i nomi sono quelli di modelle, modelli e celebrities che si avvicendando sulla passerella, tra questi Kim Kardashian, Naomi Campbell, Isabelle Huppert ed Eva Herzigova, le muse che negli anni hanno prestato il volto all'arte di Demna. Con la scelta di far sfilare celeb molto differenti tra loro (ci sono attrici francesi e star dei reality americani, statuarie top model e volti maturi) Demna palesa il suo amore per la diversità, per volti e copri diversi, per vissuti ed esperienze opposte che si mescolano in un continuo dialogo attraverso cui dar vita a un universo significante dove non ci sono confini tra cosa è chic e cosa non lo è.


Normalità e luoghi comuni entrano nella Couture
Un altro dei modi attraverso cui il designer mescola le carte è il suo continuo desiderio di voler portare la normalità all'interno di un contesto glamour e patinato, che di normale e quotidiano non ha nulla. Le passerelle dell'Haute Couture sono il regno del lusso e di tutto ciò che è unico e speciale, come gli abiti realizzati a mano dai più celebri couturier. Questo è il luogo dove prendono vita sontuosi abiti principeschi, intricati ricami e preziosi decori che andranno ad arricchire il guardaroba di una clientela estremamente esclusiva, che nella Couture cerca qualcosa di unico al mondo. Demna se ne frega, supera il confine, e in passerella porta la normalità del quotidiano, lo fa attraverso look "da ufficio", con completi scuri e cravatte, abbinati a valigette e occhiali da vista. Look inconsueti per l'Alta Moda, outfit che normalmente vedremo indosso a persone "normali". Questi completi non hanno nulla di unico se non il taglio.

Le linee extra large
Nell'immaginario comune, alta sartoria vuol dire linee ben codificate, spesso scultoree, che si palesano su abiti dai corpetti aderenti o su completi ben fittati sul corpo. Come in passato, anche nella nuova collezione di Balenciaga Demna gioca con le forme e in alcuni look si diverte distruggendo le strutture più classiche e canoniche. Addio dunque alle linee sartoriali degli smoking e dei completi formali da uomo, addio anche agli abiti a sirena. Il menswear entra nel mondo Couture di Balenciaga lasciando andare i fit classici e appaiono uomini con giacche dalle spalle cadenti e dalle maniche esageratamente lunghe, abbinati a pantaloni senza orlo che cadono morbidi fino a terra, mentre gli abiti femminili assomigliano a tuniche che nascondono il corpo. Le strutture tornano solo negli abiti da sera delle uscite finali, con corpetti o con enormi colli che avvolgono il corpo e citano i volumi di Cristóbal Balenciaga.

Le borse anti-Couture di Balenciaga
Sappiamo quanto l'ironia sia una delle caratteristiche dello stile Balenciaga by Demna, il mondo degli accessori è quello in cui il dettaglio ironico e sovversivo è più evidente. Demna "distrugge" partendo proprio dagli accessori e dalle borse, il perché è presto svelato. Qual è il simbolo per eccellenza del lusso se non una borsa griffata? Per questo il designer sceglie forme originali e soprattutto guarda altrove per creare gli accessori. Sono ormai famose le pochette a forma di confezione di patatine, le borse che sembrano dei sacchetti della spesa o le clutch a forma di bicchiere da caffè. In questa collezione Couture appaiono maxi bag che copiano le forme dei porta abiti (quelli da ripiegare e da portare a mano quando si è in viaggio per non sgualcire i completi formali). Appaiono anche modelli desueti, come le valigette 24h in stile yuppies anni '80, riesumate e proposte in versione total gold. A ben vedere si tratta di accessori assurdi nella loro estrema semplicità, sono basic ma sembrano fatti di oro massiccio. Anche qui il designer gioca con l'esagerazioni e ironizza sul bisogno di possedere oggetti di uso comune che siano però inutilmente preziosi.


Lo straniante mix: principesse e biker in passerella
Nella poetica di Demna il significato nasce da qualcosa di straniante, dall'inaspettato, da un crush di elementi totalmente opposti che convivono tra loro. Il mix and match riguarda una mescolanza di stili e linee opposte, questo vuol dire che nella storia scritta dal designer convivono principesse con abiti pastello e dark lady con abiti in pelle nera dalle spalline appuntite. Vuol dire che sfilano fianco a fianco anonimi impiegati con completi formali e personaggi che sembrano appena usciti da un rave, che negli stessi look appaiono bomber o capi rubati allo street style accostati a pezzi con fiori retrò, paillettes e piume. Sulla passerella Couture FW 25-26 di Balenciaga i primi look sono estremamente essenziali, arrivano poi quelli da principessa, con abiti bustier rosa pastello. La mescolanza c'è anche nei singoli capi, come il cappotto a pois che sembra un pezzo vintage ma ha linee futuristiche con drammatiche spalline appuntite e rever esagerati. C'è nei colori: in uno stuolo di look in nero o bianco appaiono poi sprazzi e accenti fluo, come l'abito giallo di paillettes indossato da Eva Herzigova. Che dire poi delle giacche di pelle da biker che diventano un tutt'uno con guanti che mimano le forme dei classici opera gloves. Anche qui c'è l'incontro di due mondi totalmente opposti.


