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L’arte di Vivienne Westwood nei suoi corsetti: dove poterli ammirare da vicino

I corsetti della stilista britannica regina del punk sono in mostra a Milano nella boutique Vivienne Westwood fino al 15 ottobre, per poi spostarsi a Firenze.
A cura di Arianna Colzi
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Tre corsetti in mostra a Milano nella boutique di Vivienne Westwood
Tre corsetti in mostra a Milano nella boutique di Vivienne Westwood

Gli iconici corsetti di Vivienne Westwood diventano i protagonisti di una mostra a Milano. Nel negozio di Corso Venezia 25, a Milano, prende oggi il via l'esposizione itinerante Vivienne Westwood Corsets – 1987 To Present Day che rimarrà in città fino al 15 ottobre. I corsetti sono uno dei capi che la stilista britannica, scomparsa lo scorso dicembre, ha rivoluzionato con il suo stile punk, trasformandoli in opere d'arte. Westwood, infatti, dal 1987 fino alla sua morte, ha sempre proiettato le sue ispirazioni come l'arte e la musica sulle sue collezioni.

Un corsetto di Vivienne Westwood
Un corsetto di Vivienne Westwood

I corsetti iconici di Vivienne Westwood in mostra Milano

L'esposizione ripercorre l'archivio dei corsetti realizzati da Vivienne Westwood, tra i quali troviamo: il top che raffigura un busto maschile trafitto e dal quale sgorga sangue e il bustier la cui texture riprende un dipinto del Cinquecento. Nella mostra sono presenti anche alcune creazioni del designer e marito della stilista scomparsa, Andreas Kronthaler.

Un dettaglio di uno dei corsetti
Un dettaglio di uno dei corsetti

Il corsetto, tornato ad essere di tendenza con la moda Y2K, ossia i trend dei primi anni Duemila con top corti e pantaloni a vita bassa, è stato riproposto da Westwood e trasformato. Se prima era un capo dall'antica tradizione, indossato sotto gli abiti, la "regina del punk" l'ha reso un oggetto desiderabile e da portare nella vita di tutti giorni. Particolarmente apprezzate erano le sue texture più punk che hanno contribuito a definirne l'immaginario estetico.

Un corsetto realizzato da Vivienne Westwood
Un corsetto realizzato da Vivienne Westwood

Perché i corsetti della "regina del punk" hanno fatto la storia

Se il primo corsetto pare sia stato introdotto da Caterina De' Medici nel 1500, è stata la stilista britannica a rivoluzionarne l'utilizzo a metà del Novecento e trasformandolo in simbolo di emancipazione. Il corsetto per Vivienne Westwood è sexy e anticonformista, slegato dalla tradizione che, fino all'inizio del 21esimo secolo, lo voleva un capo costrittivo.

Il corsetto per Vivienne Westwood diventa un capo adatto alla vita quotidiana
Il corsetto per Vivienne Westwood diventa un capo adatto alla vita quotidiana

Il bustier, infatti, venne messo al rogo dai primi movimenti femministi del Novecento perché ritenuto emblema della costrizione fisica e sociale delle donne. La stessa Westwood chiamò la prima linea di corsetti da lei realizzati Stature of Liberty, giocando con il nome del celebre monumento newyorchese e alludendo ad una presa di posizione femminista anche indossando un abito storicamente costringente.

Il corsetto diventa anche abito
Il corsetto diventa anche abito

Accanto alla retrospettiva, poi, verrà presentata una linea di gioielli limited-edition creata per l'occasione: l'elemento centrale è il ciondolo dorato del corsetto Portrait , così come fu presentato nella collezione AW1988/89, dal titolo Time Machine. Il ciondolo può essere abbinato sia ad una collana sia ad un bracciale. Dopo la tappa di Milano, l’installazione approderà a Firenze, presso la boutique LuisaViaRoma dal 19 al 26 ottobre.

Il ciondolo dorato della collezione limited edition di gioielli
Il ciondolo dorato della collezione limited edition di gioielli
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