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Cinquant’anni senza Anna Magnani, la donna che rivendicò il suo diritto a invecchiare

Occhiaie marcate e capelli spettinati, la bellezza di Anna Magnani andava oltre il canone proposto all’epoca dall’industria cinematografica, affermandosi solo grazie alla sua intensità e alla sua bravura. Una donna moderna da prendere ancora oggi come modello.
A cura di Annachiara Gaggino
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Anna Magnani in "Bellissima" di Luchino Visconti
Anna Magnani in "Bellissima" di Luchino Visconti

"Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire!", la frase che Anna Magnani rivolse al suo truccatore è diventata celebre, fin troppo, ormai ripetuta e forse citata a sproposito, ma che racchiude il carattere e le sfumature di una donna che nel suo approccio alla bellezza ha fatto storia. A cinquant'anni dalla sua morte, infatti, Anna Magnani rimane ancora una regina grazie alla sua espressività e alla sua bravura, che l'hanno resa una delle attrici italiane più amate anche all'estero. Nonostante non rispecchiasse i canoni di bellezza classici il suo sguardo intenso è impresso nella memoria collettiva, anche di chi non è esperto conoscitore del Neorealismo italiano, un'espressività che l'ha consacrata alla storia del cinema e non solo.

Anna Magnani
Anna Magnani

In un epoca di bellezza hoollywodiana, Anna Magnani era reale

"Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell'ebano. Era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi. Dovunque entrasse e in scena, non guardavi altri che lei. Era poi capricciosissima e prepotente", ha detto di lei la sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico. Occhiaie marcate enfatizzate da una carnagione chiarissima, capelli neri e spesso scompigliati, Anna Magnani non era certo la classica diva del suo tempo. Il fascino hollywoodiano e sensuale di sue colleghe come Gina Lollobrigida e Sophia Loren (entrambe avviate alla carriera di attrici grazie ai concorsi di bellezza) non le apparteneva. Eppure era magnetica, catalizzante.

Anna Magnani
Anna Magnani

La sua bellezza era enfatizzata dalla sua intensità che esprimeva con tutta la sua forza nelle parti che recitava, mai banali, mai frivole e che rendeva con enorme passionalità. Nannarella, così la chiamavano affettuosamente i romani, mostrava una sensualità senza pretese, una femminilità che riusciva a declinarsi in un abbigliamento noncurante, un trucco appena accennato e i capelli mai perfetti, come se avesse sempre avuto qualcosa di più importante da fare.

Anna Magnani
Anna Magnani

In un'epoca in cui le attrici dovevano mostrarsi seducenti e maggiorate Anna Magnani sceglieva la semplicità. Lottava in un sistema maschilista come quello cinematografico utilizzando solo la sua bravura, scelta che le valse un paragone con La Divina. "Anna Magnani sta al cinema come Eleonora Duse sta al teatro", ha affermato il critico Emiliano Morreale. Così, dopo cinquant'anni dalla sua scomparsa la storia della "madre delle scene madri" non ci sembra così lontana, e anzi, il suo animo guerriero, la sua autodeterminazione è più attuale che mai. La frase così ripetuta, detta probabilmente in velocità, con sufficienza e con l'accento romano che la caratterizzava, racchiude in realtà una grande eredità lasciata da Anna Magnani, oltre a quella cinematografica, quella di rivendicare il proprio diritto a invecchiare.

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