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Anna Dello Russo vince contro il fisco: vestiti e gioielli sono deducibili dalle tasse

La sentenza Corte di Giustizia Tributaria dà ragione ad Anna Dello Russo, celebre per la sua passione per gli abiti, e afferma che i capi comprati dall’influencer sono necessari per il suo lavoro e, in quanto tali, detraibili.
A cura di Annachiara Gaggino
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Anna Dello Russo in Giambattista Valli
Anna Dello Russo in Giambattista Valli

Gli abiti degli influencer sono deducibili ai fini fiscali, lo afferma la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia. Protagonista di questa vicenda è Anna Dello Russo, giornalista, influencer ed ex direttrice creativa di Vogue Japan, a cui l'Agenzia delle Entrate nel 2015 aveva contestato l'indeducibilità a fini Irpef e l'indetraibilità a fini Iva dei costi di abiti, accessori e gioielli. Secondo quanto riporta da La Repubblica, il giudizio di primo grado aveva dato ragione al Fisco, mentre in ricorso in Appello, promosso dall'avvocato Luigi Quercia e dal commercialista Stefano Montanari, si è concluso in favore di Anna Dello Russo. Al giudizio di secondo grado hanno preso parte i giudici Maurizio Sacchi, in qualità di presidente della giuria, Maria Rosaria Sciurpa e Vincenzo Aquini.

Anna Dello Russo in Gucci
Anna Dello Russo in Gucci

L'esito della sentenza

I vestiti utilizzati dalla fashion editor sarebbero parte integrante del personaggio e della sua immagine, in quanto Anna Dello Russo non è soltanto una giornalista di moda, ma può vantare un seguito di 2,8 milioni di follower su Instagram. Questo la renderebbe un'influencer e, in quanto tale, gli abiti sarebbero essenziali per l'esercizio della sua professione. Infatti, secondo quanto riportato dalla sentenza, l'ex direttrice di Vogue Japan "non si limita a svolgere una semplice attività di giornalista ma è una influencer nel campo della immagine della moda, di conseguenza anche il vestiario utilizzato è parte integrante del personaggio dell’immagine che viene professionalmente spesa. L’acquisto di vestiario di vario genere è una condizione strettamente collegata con l’attività svolta e ne rappresenta il necessario presupposto di modo che va ritenuto inerente alla particolare attività esercitata". In sostanza quindi, gli abiti degli influencer vengono considerata una "strumentazione" necessaria per la loro professione e, conseguenza, sono deducibili a fini fiscali.

Anna Dello Russo in SkimsxSwarovski
Anna Dello Russo in SkimsxSwarovski

Qual è la percentuale di deducibilità per gli abiti degli influencer?

Questa sentenza potrebbe creare un precedente per le decisioni future, ed essere presa come modello anche per altri influencer. Sorgono quindi alcuni interrogativi su quali siano capi e accessori che vengono effettivamente utilizzati per svolgere quella determinata professione: potenzialmente tutti. A colmare questa ambiguità quindi è stata prevista una deducibilità del 50% del loro costo.

Anna Dello Russo in Miu Miu
Anna Dello Russo in Miu Miu

L'appartamento dedicato ai vestiti di Anna Dello Russo

La giornalista è una vera e proprio fashion victim, ed era considerata un'icona di stile da molto tempo prima che il mestiere dell'influencer prendesse piede. La sua passione per gli abiti è tale che qualche anno fa ha confessato di aver comprato un intero appartamento vicino al suo da utilizzare come guardaroba, in quanto i vestiti erano troppi per una semplice cabina-armadio. Nel 2018 l'editor ha organizzato un'asta in occasione della Milano Fashion Week di febbraio dove ha venduto una parte della sua collezione e il cui ricavato è stato utilizzato per finanziare borse di studio alla Central St Martins di Londra.

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