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La stazione di Milano Centrale diventa un museo: Moncler incoraggia a realizzare i sogni con una mostra

Dal 15 al 21 aprile la Stazione di Milano Centrale ospiterà la mostra immersiva di Moncler dal titolo “An Invitation To Dream”.
A cura di Giusy Dente
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Dal 15 al 21 aprile Moncler trasforma la Stazione di Milano Centrale in una galleria aperta al pubblico. Lo spazio artistico accoglierà la mostra immersiva dal titolo An Invitation To Dream. "Sogno" è una parola chiave per il marchio, ne è la forza creativa sin dai tempi della fondazione. "I sogni hanno accompagnato me e Moncler fin dal primo giorno: non abbiamo mai smesso di sognare, di essere fonte di ispirazione e al tempo stesso di lasciarci ispirare dagli altri" ha commentato Remo Ruffini, Presidente e CEO del brand. Con questo spirito, la Maison presenta questo progetto curato da Jefferson Hack, dove alcune personalità di spicco della cultura contemporanea ci incoraggiano a sognare come loro.

Moncler fa sognare Milano

La fondazione della Maison risale al 1952, quando nella cittadina di montagna di Monestier-de-Clermont l'imprenditore René Ramillon inventò i famosi giubbotti che tenevano al caldo i lavoratori delle Alpi francesi. Il brand negli anni è diventato un punto di riferimento per l'abbigliamento tecnico da escursionismo, innovando sempre l'estetica e i materiali di realizzazione. Oggi il look da sci è stato sdoganato anche al di fuori delle piste, adattandosi non solo alle vette alpine, a anche alla città. Di conseguenza, anche la gamma dei prodotti del marchio si è ampliata e le collezioni si sono fatte sempre più capaci di coniugare il fascino dell'abbigliamento da montagna con la performance e le tendenze del momento.

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La filosofia di Moncler è sempre stata quella di non mollare mai quando si tratta di esplorare nuovi contesti, scalare nuove montagne, raggiungere vette mai viste. La Maison ha sempre incoraggiato coraggiosi esploratori a realizzare i propri sogni. Ecco perché non poteva che essere questo il titolo della mostra immersiva, un invito a sognare, a spingersi oltre le certezze, il noto, il conosciuto.

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Tra i protagonisti dell'esposizione ci sono Daniel Arsham, il dottor Deepak Chopra, Isamaya Ffrench, Laila Gohar, Jeremy O. Harris, Francesca Hayward, Julianknxx, Ruth Rogers, Remo Ruffini, Rina Sawayama, Sumayya Vally, Zaya, tutti filmati e fotografati da Jack Davison con l'obiettivo di incoraggiare il pubblico a sognare come loro. "In questo progetto abbiamo riunito alcune delle più brillanti menti creative che osano al punto tale da sognare anche per noi. Sono tra coloro che influenzano la cultura contemporanea e sono stati invitati a partecipare proprio perché la loro arte porta con sé nuovi punti di vista e possibilità. Il loro lavoro e i loro talenti profondamente trasformativi li rendono artisti d’eccezione del nostro tempo e quindi ideali per questo progetto" ha commentato Jefferson Hack, il curatore.

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La scelta di Milano Centrale non è un caso: è uno dei luoghi più iconici della città, un hub di arrivi e partenze. Vi convergono in media 300.000 persone al giorno e nquesto flusso rappresenta proprio la trasformazione continua, il movimento, la ricerca di nuovi sogni da realizzare e il viaggio che serve per tirarli fuori dal cassetto e trasformarli in realtà. Tutti i cartelloni e gli schermi pubblicitari della stazione ferroviaria saranno collegati per creare una sorta di paesaggio immaginario animato da immagini e citazioni: parole e immagini saranno un silenzioso invito, al di sopra del rumore dei treni, a sognare. Jack Davison ha realizzato una serie di stampe litografiche in bianco e nero, stile scelto per catturare l'attenzione e stabilire un contatto intimo, il più umano possibile, per rallentare la corsa e fermarsi a dialogare con l'opera in modo introspettivo. Dopo la tappa milanese, il viaggio continuerà con una campagna globale.

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