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Dove si trova la chiesa più corta di Milano (con il nome più lungo)

Forse non tutti sanno che a Milano esiste uno luogo religioso conosciuto come la chiesa più corta di Milano ma anche quella con il nome più lungo. Scopriamone la storia.
A cura di Clara Salzano
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La Chiesa Ortodossa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire a Milano
La Chiesa Ortodossa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire a Milano

Anche dopo aver vissuto a lungo in una città come Milano non si finisce mai di conoscerla e scoprirne angoli nuovi e segreti. Forse non tutti sanno infatti che nel capoluogo meneghino esiste uno spazio religioso conosciuto come la chiesa più corta di Milano ma anche quella con il nome più lungo. Si trova all'angolo tra via Giulini e via Porlezza, non lontano da Piazza Cairoli, ed è così stretta che si stenta a credere che possa accogliere delle funzioni.

La chiesa su via Giulini è la più corta di Milano
La chiesa su via Giulini è la più corta di Milano

La chiesa più corta di Milano è la chiesa Ortodossa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire. È intitolata ai tre santi ed è per quello che può sembrar strano che le sue dimensioni siano talmente ridotte da raggiungere il record di Milano. La particolare forma della chiesa, con la facciata alta 12 metri e una superficie di appena 72 metri quadrati, è da attribuirsi alle vicende storiche dell'edificio. La chiesa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire, officiata oggi dalla comunità russa ortodossa, sorge non lontano dalla chiesa di San Vincenzino alle Monache, demolita nel 1964 per liberare proprio il tratto di via Giulini compreso tra via Camperio e via Porlezza.

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Il pre-esistente spazio religioso, di cui la chiesa Ortodossa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire è una parte restante, risale come prima fondazione al 756 come Monasterium novum per poi essere riedificata come Chiesa di San Vincenzino intorno al 1500. L'edificio, dopo la soppressione del convento nel 1798 ha avuto diversi usi come magazzino di granaglie, studio di pittori, officina elettri con Edison e cinema, per poi essere demolito. All'interno della chiesa Ortodossa dei Santi Sergio Serafino e Vincenzo Martire l'altare, separato da un'iconostasi, è alla destra del portone d'ingresso. Coperti dalle rappresentazioni della comunità russa, si trovano inoltre ancora alcuni affreschi dell'antica chiesa, emblema di una storia della città tutta da scoprire.

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