Perché facciamo meno sesso: rapporti usa e getta e isolamento sociale tra i motivi
Si parla tantissimo di libertà sessuale, ma quanto sesso facciamo davvero? In America, secondo un sondaggio del 2021 di General Social Survey, un quarto degli intervistati ha raccontato di non aver avuto rapporti sessuali nell'ultimo anno. La giornalista e scrittrice, Magdalene J. Taylor autrice di un articolo pubblicato sul New York Times che sta facendo il giro del web dal titolo "Have more sex, please!" ha rintracciato nella solitudine, innescata dalla pandemia, la principale motivazione alla base di questa mancanza di sesso, come spiega l'autrice infatti sono molto diminuite anche le relazioni stabili e le convivenze, si trascorre meno tempo con amici e amanti e non si tratta di problemi distinti, ma sono tutti sintomi dello stesso malessere culturale, "un isolamento – scrive – che sta demolendo la vita sociale, amorosa e la felicità degli americani. Le stime variano, ma tra un terzo e due terzi degli americani dichiara di essere solo". Secondo la psicoterapeuta e sessuologa Maria Claudia Biscione esiste effettivamente un divario molto ampio tra la libertà sessuale e il desiderio sessuale. "È una problematica che oggi rintracciano anche moltissimi sociologi – spiega a Fanpage.it – C'è un abisso del desiderio, un calo, che va di pari passo con lo stato di crisi globale che stiamo attraversando". La sessualità è uno specchio di come stiamo e il nostro attuale stato di precarietà (lavorativa, sociale, climatica) che dà origine a stress, ansia, che complica l'emotività non può non riverberarsi anche sul sesso.
Sesso e narcisismo
Un'altra conseguenza dell'isolamento è la tendenza a soddisfare i propri bisogni sessuali in solitudine. Perché disturbarsi a cercare un partner, costruire un minimo di relazione quando c'è OnlyFans o PornHub? "La sponsorizzazione della sessualità dà luogo a due problemi: da un lato assistiamo a corpi e performance che diventano dei modelli irraggiungibili, generando un sentimento di frustrazione. Dall'altro è la causa di un disinvestimento nell'erotismo – spiega Biscione – Potremmo definirla una sorta di deriva narcisistica. Si investe poco nell'erotismo all'interno della relazione e molto invece nella propria soddisfazione in solitaria, dando luogo a una dinamica della sessualità molto individualistica". L'altra questione riguarda invece la bassissima percentuali di relazioni stabili e convivenze. Tutto si consuma in pochi istanti, il tempo di un match su Tinder, si mandano foto intime per chiarire da subito quale è la direzione ovvero che non si è in cerca di un rapporto stabile e che non c'è alcuna voglia di investire tempo, sentimenti o emozioni. Un po' come quando negli annunci di case in affitto troviamo la scritta "Astenersi perditempo". "Se all'interno della coppia c'è il problema del disinvestimento nell'erotismo, dall'altro lato, per i single, c'è la fatica di trovare dei partner con cui vivere una sessualità appagante proprio perché il corteggiamento è molto stitico e freddo. La sessualità si nutre di conoscenza, desiderabilità, seduzione, fantasia, gioco. Se saltiamo tutti questi passaggi diventa una dimensione usa e getta che a un certo punto non può che generare insoddisfazione". Una relazione, anche se non si sta cercando e non si vuole l'amore, è sicuramente più stimolante e appagante di un rapporto sessuale fine a sé stesso. "L'esperienza relazionale diventa più gratificante perché più intima. Una maggiore disponibilità verso il corpo e la persona che abbiamo di fronte renderà anche il rapporto sessuale più soddisfacente. Più si rimane in superficie, meno si è curiosi e coinvolti e più l'esperienza sessuale diventerà deludente e questo disinnescherà il desiderio e la voglia di fare sesso".
I benefici del sesso e cosa succede se non lo facciamo
Il sesso fa bene, e questo è un dato di fatto scientificamente provato. "L'attività sessuale comporta una produzione significativa di endorfina e ossitocina, due ormoni fondamentali legati al miglioramento dell'umore e del benessere" chiarisce Biscione. E più il nostro umore è alto maggiore sarà la nostra predisposizione verso l'altro, ci sentiremo più empatici, più positivi. "Il godimento fisico e emotivo ci rendono più bendisposti e all'interno della coppia questo crea un circolo virtuoso: più si fa sesso, più si ha voglia di farlo e di sperimentare, il desiderio aumenta le fantasie si arricchiscono. E questo è un elemento che contribuisce a creare una maggiore intimità e voglia di mettersi in gioco sia dentro che fuori la camera da letto". I benefici però ci sono anche per chi non ha una relazione stabile. "L'attitudine, la voglia di sperimentare la gratificazione corporea e intima ci porta a essere più efficaci nella seduzione, di entrare in relazione con l'altro anche solo per provare a ottenere una risposta sessuale. Investire nell'erotismo ci attiva e ci rende più capaci e competenti". Fare poco sesso, o non farlo proprio, ci impoverisce e di certo non aiuta il nostro umore. "I danni della mancanza di sesso sono tanti: aumenta lo stress, aumenta la tristezza, proprio perché non c'è una stimolazione degli ormoni del benessere. E le conseguenze fisiologiche sono ormai accreditate: si indebolisce il sistema immunitario, aumenta la secchezza vaginale con conseguente dolore durante i rapporti (specialmente per le donne in menopausa), aumentano i rischi di tumore alla prostata e di malattie cardiovascolari. Meno si fa sesso più la libido si riduce e più la libido si riduce più ci sentiamo depressi, tristi, non adeguati e non competenti". Fare sesso come dice Taylor nel suo articolo, diventa quindi un atto politico, un modo per uscire dall'isolamento e ricominciare a stringere delle relazioni sociali di cui stiamo pensando di poter fare a meno, ma non è così, per questo "Have more sex, please!".