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Aperitivo o apericena? Gli stuzzichini giusti consigliati dalla nutrizionista per non esagerare

Come scegliere gli stuzzichini giusti con cui accompagnare l’aperitivo? Meglio fare un’apericena? Ne abbiamo parlato con la biologa e nutrizionista Renata Bracale.
Intervista a Prof.ssa Renata Bracale
Biologa e nutrizionista, docente presso l'Università degli Studi del Molise
A cura di Francesca Parlato
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Che sia alcolico o analcolico, il momento dell'aperitivo è ormai diventato per tutti gli italiani un rituale irrinunciabile. Soprattutto in estate quando si ha voglia di staccare dopo il lavoro. Vino, spritz, succhi di frutta, centrifugati, cocktail, a ognuno il suo drink preferito, e poi ovviamente tarallini, patatine, verdure in pinzimonio, olive, il tavolo dell'aperitivo è sempre pieno di stuzzichini di accompagnamento. Ma come regolarsi per non eccedere? Cosa scegliere dal buffet? "Io suggerisco sempre di puntare sulle verdure crude in pinzimonio – spiega a Fanpage.it la nutrizionista Renata Bracale – Oppure sulla frutta secca (sempre senza esagerare, ricordiamo che la porzione consigliata è di circa 30 grammi) e cerchiamo di evitare tutto quello che è fritto e stare attenti con le salatissime noccioline". Con l'afa estiva si punta sempre su cocktail, alcolici o analcolici, particolarmente rinfrescanti, pensiamo al mojito con la menta, ma in realtà sarebbe meglio, secondo la nutrizionista, un bicchiere di vino rosso. "Partiamo dal fatto che l'alcol non può essere consigliato da un nutrizionista. Possiamo dire quante volte a settimana possiamo tollerarlo. Io direi due volte a settimana e consiglio ai miei pazienti un bicchiere di vino rosso, servito visto che le temperature sono comunque particolarmente alte, in un bicchiere ghiacciato. Attenzione comunque anche agli aperitivi già pronti, anche analcolici, sono molto più ricchi di zuccheri di quello che immaginiamo. Se non desideriamo bere nulla nulla di alcolico meglio un centrifugato o una spremuta". 

Aperitivo o apericena?

Allora cosa abbinare al freschissimo mojito o all'intramontabile spritz una volta scoccate le 19? "Cerchiamo di scegliere una sola proteina: ad esempio dei tocchetti di formaggio oppure gli affettati. Evitiamo di combinarli insieme. E abbiniamoli a delle verdure, la fibra infatti aiuta ad abbassare l'indice glicemico degli alimenti" suggerisce Bracale. Meglio ancora se il bar propone piatti pronti come humus o cous cous. "In questo caso l'aperitivo potrebbe trasformarsi in una vera e propria cena, un'apericena. Anche in questo caso consiglio di puntare su un solo tipo di proteina, anche il sushi è una buona alternativa. L'importante è sapere che si tratta di un ‘pasto libero', se stiamo seguendo un regime dietetico". 

Mai bere a digiuno

A prescindere dalle vostre preferenze in fatto di drink e stuzzichini, l'importante è comunque evitare di bere alcolici a digiuno. "Soprattutto se si soffre di gastrite o reflusso – sottolinea Bracale – l'alcol può diventare davvero deleterio. Ma è deleterio anche se si accompagna a snack, come patatine e noccioline che non tamponano l'effetto della produzione dell'acido hcl da parte delle cellule gastriche". Meglio allora per evitare conseguenze allo stomaco puntare su un tocchetto di parmigiano, un pezzo di focaccia non troppo unto. "Patatine e noccioline non farebbero altro che aumentare la sensazione di sete".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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