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Stamina, terminata infusione al piccolo Federico. Vannoni: “Tutto bene”

Dopo la nomina a commissario ad acta per la ripresa delle infusioni, il vice presidente dell’associazione Andolina, indagato dalla procura di Torino, ha eseguito l’infusione. Vannoni: “E’ la dimostrazione che gli impedimenti degli Spedali di Brescia erano solo pretesti contro legge”.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ stata eseguito l'infusione spinale di cellule staminali a Brescia per Federico, il bimbo di 3 anni affetto dal morbo di Krabbe. A praticarla è stato il numero due di Stamina, Marino Andolina, coadiuvato dalla biologa di Stamina Erica Molino. “Spinale conclusa – scrive su Twitter il presidente di Stamina foundation Davide Vannoni – tutto bene per il piccolo Federico. Bravo Andolina e brava Erica".  Secondo il direttore generale degli Spedali Civili Ezio Belleri “l'infusione è stata fatta e fortunatamente è andato tutto bene che era l'aspetto più importante". Secondo Belleri Andolina era solo al momento della somministrazione. Esulta Felice Massaro, il nonno del piccolo Federico: "Infusione fatta – scrive Massaro su twitter e facebook – non abbiamo consentito che a Federico venisse infuso veleno di serpente. Sono state infuse cellule staminali mesenchimali con il 96% di vitalità. Poi ci occuperemo della Cattaneo. Dedichiamo la vittoria a tutto voi. Un forte abbraccio, la vittoria è vostra".

Vannoni: "E' andato tutto bene"

Anche Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, è intervenuto, fornendo i dettagli: “le cellule, dopo la conta di vitalità che abbiamo fatto, risultano con una vitalità del 96%, quindi ottima, rispetto all’esame pre-congelamento che indicava come si trattasse di cellule mesenchimali purissime. L’infusione spinale è stata eseguita senza anestesia, visto che i medici di Brescia fanno obiezione di coscienza, ma con il valium, per impedire che movimenti bruschi del bimbo spezzino l’ago”.

La terapia sarà somministrata esclusivamente al piccolo Federico, per cui il giudice ha deciso la ripresa della terapia agli Spedali Civili di Brescia, dopo l'inchiesta della Procura di Torino che aveva iscritto nel registro degli indagati 20 persone, tra Vannoni, il suo vice Andolina (ora commissario ad acta per la ripresa delle infusioni delle cellule staminali) e cinque dipendenti degli Spedali civili di Brescia. I genitori del bambino avevano anche lanciato un appello su Facebook per trovare i medici necessari per effettuare le infusioni secondo il metodo Stamina. "Serve la collaborazione di un anestesista-rianimatore pediatrico e un responsabile di laboratorio in grado di eseguire l'esame citofluorimetrico a favore e tutela dei due professionisti volontari sarà emesso ordine di servizio".

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