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Torneo di Wimbledon 2025

Sinner intervistato in campo a Wimbledon: “Ho sentito che un paio del tuo team sono arrabbiati”

La reazione del numero uno al mondo a una domanda maliziosa fattagli da Jamie Delgado, che lo intervista durante il test con Medvedev, fa un certo effetto dopo la rivoluzione nello staff del numero uno al mondo.
A cura di Maurizio De Santis
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Nel video dell'allenamento di Jannik Sinner e Daniil Medvedev sul Centre Court di Wimbledon c'è un passaggio che, letto alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore (la rimozione di Panichi e Badio dal team di collaboratori), fa un certo effetto. È la reazione del numero uno al mondo a una domanda/battuta maliziosa fattagli da Jamie Delgado (coach di Dimitrov) che è lì per fare un'intervista e pungolare i giocatori microfonati durante il test, così da rendere tutto molto più interessante. "Ho sentito che un paio del tuo staff si sono arrabbiati…", dice il tecnico che recita la sua parte nel copione. La sequenza condivisa poche ora fa sul canale ufficiale dello Slam inglese su YouTube spiega tutto.

L'intervista a Sinner durante il test sul Centre Court

I giocatori e l'allenatore sono dotati di auricolare e chiacchierano tra di loro mentre palleggiano. Anche questo fa parte dello spettacolo e del tennis che propone un'interazione differente al pubblico di appassionati. Il tempo di sistemare microfono e auricolare poi il riscaldamento amichevole può iniziare. Sinner appare tranquillo, niente lascia supporre che è in atto una rivoluzione nel suo cerchio magico, del quale non fanno più parte né il preparatore atletico né il fisioterapista che lo hanno affiancato da settembre 2024, dopo aver lavorato in passato anche con Djokovic, e ne hanno accompagnato il percorso difficile dopo la sospensione per il caso Clostebol e gli addii di Umberto Ferrara e Giacomo Naldi.

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La domanda che spiazza Jannik: "Devo chiedertelo"

Delgado prende la parola, saluta il russo e l'alto-atesino che nel frattempo iniziano la sessione. "Jannik… Jannik… riesci a sentirmi?", dice il coach. "Sì, ok". "Allora benvenuto qui a Wimbledon, sul campo centrale". "È una bella sensazione essere qui", la replica del giocatore. Messi da parti i convenevoli, il tecnico affonda il dritto "Jannik, devo chiedertelo… perché ho sentito, sì ho saputo che un paio del tuo staff si sono arrabbiati". Per un attimo Sinner resta perplesso, tutto preso com'è dai colpi che gli tira Medvedev. Non recepisce subito e bene cosa gli è stato chiesto. A voler pensar male, la prima impressione che dà è di aver interpretato male quell'affermazione che da scherzosa era sembrata quasi un'insinuazione fatta col sorriso. Come a voler a rimestare nel calderone dei perché e delle voci sull'allontanamento di Panichi e Badio. Niente di tutto questo.

Dimitrov e l'omelette spagnola cucinata dal campione allo staff

"Cosa?", dice Sinner. Delgado aggiunge un altro pezzo al suo mosaico di celie: ", ho saputo che si sono arrabbiati perché hai cucinato tu. Dimmi un po' ma cosa hai cucinato per loro? Hai fatto pasta alla bolognese?". E qui Jannik si scioglie, non c'è più pericolo di fraintendere. "No, una roba molto semplice. Ho preparato una omelette spagnola. Non è venuta molto bene ma comunque era commestibile". "E perché proprio spagnola e non una pietanza italiana?", replica Dimitrov. "Sai… a Simone piacciono sempre le cose speciali, quelle normali non vanno mai bene". 

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La conversazione poi s'è spostata sul caratteristico fondo in erba di Wimbledon. "Sono migliorato molto sull'erba. La prima volta qui non avevo ben capito come avrei dovuto giocare. Quando sei giovane ogni anno è importante e quest'anno mi sento molto più fiducioso, sto andando nella giusta direzione". Ultima riflessione dedicata a quanto avvenuto al Roland Garros e alla finale persa contro Alacaraz dopo quasi 5 ore e mezza di gioco: "È stata una dura sconfitta per me, sono stati giorni difficili. Negli ultimi anni sono migliorato sulla terra e vediamo cosa posso fare qui sull'erba". Complimenti, sipario e saluti, incidente diplomatico evitato.

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