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Sabalenka denuncia l’odio negli spogliatoi: “Ho avuto strane conversazioni, ma non con le donne”

Prima di giocare al Masters 1000 Miami, Aryna Sabalenka ha raccontato i momenti difficili vissuti nell’ultimo anno a causa della sua nazionalità. Situazioni molto pesanti negli spogliatoi.
A cura di Marco Beltrami
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Dai sorrisi e gli scherzi dopo la finale di Indian Wells con Rybakina, al racconto di un'esperienza che l'ha profondamente turbata. Aryna Sabalenka numero due del tennis femminile e sicura protagonista nel Masters 1000 di Miami, ha parlato di quanto accaduto negli ultimi mesi negli spogliatoi durante i tornei, quando ha dovuto affrontare momenti difficili a causa della sua nazionalità.

Nella prima conferenza stampa prima dell'appuntamento americano, la giocatrice bielorussa ha dichiarato di essere stata trattata in malo modo per il ruolo avuto dal suo Paese a sostegno dell'invasione russa dell'Ucraina. La Bielorussia è un alleata di Mosca e l'anno scorso ha consentito alle truppe di Putin di utilizzare il proprio territorio per lanciare l'invasione.

La 24enne che, come i suoi connazionali dopo lo scoppio della guerra gioca sotto bandiera neutrale ed è stata esclusa da Wimbledon, ha sentito un'atmosfera profondamente negativa in diversi momenti del tour: "È stato davvero difficile per me perché non ho mai affrontato così tanto odio negli spogliatoi". Pur essendo purtroppo abituata a ricevere insulti, o commenti beceri da parte di pseudotifosi, e haters sui social, Sabalenka non si aspettava questa situazione: "Ci sono molti haters su Instagram quando perdo le partite, ma negli spogliatoi non l'avevo mai affrontato".

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Alcune di queste situazioni particolari sono avvenute con componenti dell'entourage di colleghe: "Ho avuto alcuni, non proprio litigi, ma strane conversazioni, non con le ragazze, ma con i membri della loro squadra. È stata dura. È stato un periodo difficile. Ma ora sta migliorando".

La giocatrice bielorussa ha dovuto lavorare su se stessa per non farsi travolgere dalle cattive emozioni dopo questa storia: "Ho capito che non è stata colpa mia e non ho fatto loro del male. E sono sicura che anche le altre atlete russe e bielorusse non hanno fatto più niente agli ucraini. Mi sono appena resa conto che queste sono tutte emozioni e devo ignorarle, concentrarmi su me stessa… non posso controllare le emozioni degli altri".

Sabalenka ha vissuto una situazione particolare proprio a Indian Wells in uno dei primi turni, quando ha vinto senza giocare per il ritiro dell'avversaria Lesia Tsurenko poco prima del match. La tennista ucraina ha detto di aver subito un attacco di panico dopo una chiacchierata con l'amministratore delegato della Women's Tennis Association (WTA) Steve Simon sulla risposta dello sport all'invasione della Russia.

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