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Roger Federer e il rientro rimandato (anche) dalle restrizioni per il Covid

Roger Federer, attraverso il suo portavoce, ha annunciato che non parteciperà agli Australian Open. Il tennista svizzero reduce da un lungo stop per i problemi al ginocchio con tanto di interventi chirurgici, ha rimandato il rientro in campo anche a causa delle restrizioni per il Covid. Tra i suoi obiettivi Wimbledon e le Olimpiadi.
A cura di Marco Beltrami
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I fan di Roger Federer dovranno aspettare ancora per poter riammirare in campo lo svizzero dopo la lunga assenza legata ai problemi al ginocchio. L'ex numero uno del mondo, al momento 5° giocatore nella classifica Atp, come annunciato dall'agente Tony Godsick, non prenderà parte agli Australian Open, ovvero all'attesissimo Slam che segna la ripresa delle attività in programma a febbraio. Alla base di questa scelta secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbero anche ragioni legate alle restrizioni per la pandemia.

Perché Federer non parteciperà agli Australian Open

Nella tarda notte di domenica, è arrivata la doccia fredda per gli organizzatori degli Australian Open, con Federer che attraverso il suo agente ha annunciato la mancata partecipazione al torneo. Dopo 22 edizioni di fila, con 6 successi all'attivo, il 39enne svizzero ha deciso di non scendere in campo sui campi da tennis di Melbourne. Il suo rientro dopo praticamente un anno di stop dovuto ai problemi al ginocchio risolti attraverso due interventi chirurgici, è rimandato dunque a più avanti, con buona pace dell'atteso Slam australiano. Ma a cosa è dovuto questo forfait? Alle sue condizioni fisiche ancora precarie? In realtà Roger Federer, reduce da un periodo di pratica in quel di Dubai, sta bene. La decisione di non volare in Australia è legata alle misure Covid imposte con relative restrizioni.

Federer prima del Covid era abituato a spostarsi in occasione dei tornei con l'inseparabile moglie Mirka e le due coppie di gemelli, che ora hanno rispettivamente sei e undici anni, con tanto di personale di supporto. Le restrizioni legare al Covid, impongono la presenza di soli due compagni di viaggio al momento per il campione. Inoltre poi, tutto il "clan Federer" dovrebbe sottoporsi a due settimane di quarantena, al momento dell'arrivo oltreoceano, in cui si potrà uscire solo per cinque ore al giorno, sempre attenendosi a regole molto rigide. In questo scenario poi c'è il rischio concreto anche di non poter scegliere la propria sistemazione, ma di dover essere indirizzati dagli organizzatori del torneo. Una situazione che complica i piani di Federer che ha deciso dunque di rimandare il suo ritorno in campo.

Quando tornerà in campo Roger Federer, gli obiettivi principali per il 2021

Certo questa situazione potrebbe riproporsi anche in altri tornei, ma la speranza è che la situazione migliori. Di certo l'assenza australiana rappresenta per lo svizzero anche l'occasione di fare necessità virtù e approfittare di un lasso di tempo maggiore per migliorare ulteriormente la propria condizione fisica. Difficile stabilire dunque con certezza le tempistiche per il rientro sui campi da tennis, anche se al momento non sembrano esserci grossi dubbi su Wimbledon in programma nel prossimo giugno (torneo in cui ha sempre giocato, e che ha vinto in 8 occasioni) e poi sulle Olimpiadi di Tokyo. Il "maestro" infatti non vuole sciupare l'occasione di vincere l'oro olimpico, uno titolo che manca nella sua eccezionale bacheca.

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