Navratilova guarita da due tumori: “Avevo paura di non arrivare nemmeno al prossimo Natale”

"Avevo paura di non arrivare nemmeno al prossimo Natale". Martina Navratilova ha gli occhi lucidi quando racconta che il tumore alla gola e al seno è sparito. Le era stato diagnosticato a gennaio scorso e il modo l'era crollato addosso. Era stata costretta anche a mettere da parte il desiderio di allevare un figlio assieme alla moglie, Julia Lemigova: tutte le pratiche avviate per l'adozione di un bambino finirono a carte e quarantotto.
L'ex numero uno al mondo del tennis non sapeva quanto tempo le sarebbe rimasto ancora da vivere, come avrebbe potuto fare un passo del genere? Adesso che è guarita può riannodare i fili di quel percorso interrotto bruscamente: "I medici mi hanno detto che non c'è più, sono pulita". A gennaio scorso aveva annunciato al tabloid Times di aver scoperto la malattia: l'aveva aggredita alla gola e al seno. Tredici anni dopo aver superato un'altra forma di cancro – sempre al seno – era piombata di nuovo nello stesso incubo del 2010.

Nell'intervista al giornalista Piers Morgan ha dato la notizia più bella e può ancora pensare al futuro guardando un po' più in là del singolo giorno, lasciando alle spalle quei brutti momenti vissuti quando scoprì di avere un linfonodo ingrossato al collo. "Conosciuta la diagnosi, fui presa dal panico – ha aggiunto Navratilova, oggi 66enne e vincitrice per nove volte a Wimbledon -. Restai sconvolta, iniziai a buttare giù una lista di cose da fare perché pensavo di non avere più molto tempo a disposizione. Anche quelle più assurde come ‘che tipo di macchina incredibile posso guidare se non mi resta molto da vivere?' Temevo che all'anno nuovo non sarei arrivata".

Le cure sono quasi finite, alla ex tennista restano un paio di settimane di radioterapia a cui sottoporsi ancora. Poi potrà varcare (e chiudere) la porta del centro tirando un sospiro profondo. Ora per la campionessa ancora due settimane di trattamento, è la fine di un lungo percorso che l'ha vista passare attraverso chemioterapia, radioterapia e protonterapia: "È sicuramente la cosa più difficile che abbia mai fatto nella mia vita – ha aggiunto la tennista che in oltre 40 anni di carriera ha vinto 59 titoli del Grande Slam -. E poi quando ho visto che nella stessa clinica dove andavo c'erano anche bambini piccoli ammalati mi sono sentita svuotata". È finita, Martina. È andato tutto bene per davvero.