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Le lacrime di Berrettini, in finale a Wimbledon: “Non avevo mai sognato una cosa così grande”

Matteo Berrettini è incredulo, senza parole e con le lacrime agli occhi per aver centrato la sua prima finale di Wimbledon. Il tennista italiano non è riuscito a trattenere l’emozione al termine della semifinale vinta contro Hubert Hurkacz in semifinale: “È il giorno più bello della mia carriera”
A cura di Fabrizio Rinelli
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Matteo Berrettini è incredulo, senza parole e con le lacrime agli occhi per aver centrato la finale di Wimbledon. Il tennista italiano è entrato ufficialmente nella storia e al termine della gara vinta in 4 set contro Hubert Hurkacz in semifinale, non è riuscito a nascondere l'emozione per questo incredibile traguardo. "Non ho parole, davvero. Avrò bisogno di un paio d’ore per capire cos’è successo – ha detto al termine della semifinale – Ho giocato una grande partita, sono contentissimo di essere qui, con questo pubblico e la mia famiglia. Non avrei mai sognato una cosa del genere, era qualcosa di troppo grande".

Berrettini giocherà la sua prima finale di Wimbleon domenica 11 luglio. L'avversario sarà uno tra Djokovic e Shapovalov. Il favorito è ovviamente il primo che in questa stagione ha già trionfato al Roland Garros e agli Australian Open, e va a caccia del suo sesto Wimbledon. Berrettini è il primo italiano in una finale di Wimbledon dopo Sara Errani e Roberta Vinci nel doppio femminile del 2014.

Le parole di Berrettini: "È il giorno più bello della mia carriera"

Berrettini sta vivendo un sogno ad occhi aperti e non ha nascosto la sua emozione. Gli occhi raccontano più di qualsiasi altra cosa. Il tennista italiano è felice e incredulo: "Quando giochi a questi livelli bisogna essere al meglio dal punto di vista mentale, fisico, tattico – ha sottolineato ancora Berrettini – Dopo il terzo set, che meritavo di vincere e ho perso, mi sono detto: ‘Ok, bisogna reagire’. E il risultato è arrivato".

L'azzurro ricorda anche la sua prima volta a Wimbledon: "Ricordo la prima volta su questo campo, due anni fa, contro Federer – ha aggiunto ancora – Non è stata la stessa cosa, ma mi sono divertito lo stesso nonostante la sconfitta. E quella partita mi ha aiutato a tornare qui oggi. È il giorno più bello della mia carriera, ma spero che domenica possa essere ancora meglio. Devo crederci".

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