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Il finale più assurdo della stagione di tennis: Piros distrugge la racchetta, Topo gli canta in faccia

Finale folle a Tulln in occasione del torneo Challenger locale, con Piros e Topo protagonisti di scene assolutamente all’insegna della scorrettezza.
A cura di Marco Beltrami
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Un finale di partita folle, in cui due tennisti hanno fatto tutto quello che in realtà andrebbe evitato sul campo. Il match in questione è stato quello valido per il primo turno del NO Open 2024, torneo Challenger in corso di svolgimento a Tulln, in Austria, tra Zsombor Piros e Marko Topo. Dopo la conclusione della sfida si è letteralmente scatenato il caos sul campo in terra rossa.

Finale a sorpresa nel match tra Piros e Topo

La tensione del match è stata crescente, proprio alla luce dell'equilibrio. Zsombor Piros, quarta testa di serie del tabellone e numero 212 ATP probabilmente pensava che avrebbe avuto vita più facile contro Marko Topo, 483 giocatore del ranking proveniente dalle qualificazioni. E invece a sorpresa è stato proprio il secondo a trionfare con il punteggio di 6-4, 7-5.

Scene assurde al termine del match, Piros distrugge la racchetta e Topo lo irride

Quello che sarebbe dovuto essere il momento dei saluti si è invece trasformato in una resa dei conti. Mentre Topo convertiva il match point, dall'altra parte del campo Piros perdeva completamente la testa distruggendo violentemente la racchetta sul campo. Il vincitore, invece di cercare di far calmare le acque ha gettato ulteriore benzina sul fuoco iniziato ad urlare di gioia in maniera impressionante, in faccia a Piros.

Come se non bastasse poi ecco il gesto delle chiacchiere per deridere l'ungherese che a suo dire avrebbe parlato troppo durante la sfida lamentandosi continuamente. Se Piros ha cercato il confronto, anche in modo minaccioso, ecco che il tedesco ha iniziato addirittura a cantare a squarciagola sempre a distanza ravvicinata da Topo. I due hanno continuato a parlare ad alta voce, con l'arbitro poi che è dovuto intervenire per evitare che la situazione degenerasse. Un epilogo davvero pessimo, che ha fatto il giro del mondo.

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