Bublik incredulo: “Onestamente non so come ho fatto a battere Sinner. Mi ha dato una possibilità”

Alexander Bublik aveva già battuto Sinner una volta, proprio ad Halle, ma quella partita non si concluse regolarmente. Perché all'inizio del secondo set Jannik si ritirò. Stavolta il kazako la partita l'ha vinta interamente, è stato bravissimo a detronizzare il campione in carica, battendolo in rimonta. Tre set giocati ad altissimo livello hanno dato a Bublik il successo contro il numero 1 della classifica ATP, evento mai capitatogli. Dopo la partita il giustiziere di Sinner è sembrato lui stesso stupito del successo.
Lo stupore di Bublik: "Non pensavo di batterlo"
Negli ultimi otto tornei giocati Sinner si era qualificato sempre per la finale, da oltre un anno e mezzo in ogni torneo disputato era arrivato almeno ai quarti. Due dati che rendono l'idea della porta dell'impresa di Bublik che diventa il primo giocatore a battere Jannik negli ultimi dieci mesi, eccetto Alcaraz.
Dopo l'incontro, parlando a caldo, il kazako ha detto candidamente che non sa come sia riuscito a vincere contro il numero 1 al mondo: "È stato incredibile. Non lo so come ho fatto a ribaltare la situazione. Ho continuato a servire e ho cercato di essere decisivo. Ho cercato di rispondere a tutto quello che potevo. Lui è un giocatore incredibile. Non pensavo di poterlo battere".
"Lui mi ha dato una possibilità, poi sull'erba quando perdi il servizio è dura"
Ha dimostrato di averci creduto e ha fatto capire che l'esperienza del Roland Garros (quando raccolse sei game in tre set) gli è servita: "Sapeva che se avessi avuto qualche occasione e se avessi continuato a servire, avrei avuto sicuramente più possibilità che al Roland Garros. Sono rimasto lì. Ho cercato di rispondere il più possibile e ho servito bene. Ha funzionato".
Poi gli è stato ricordato che, eccetto Alcaraz, è stato il primo a battere Sinner dallo scorso agosto: "Come ho fatto? Onestamente non lo so. So di cosa sono capace. Lui mi ha dato una possibilità. Gli ho strappato il servizio nel terzo set e sull'erba poi quando perdi il servizio è dura recuperarlo".