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Australian Open, malori e svenimenti per i tennisti a causa del fumo degli incendi

Caldo insostenibile, fumo e aria irrespirabile. Le conseguenze degli incendi che stanno mettendo in ginocchio l’Australia hanno spinto gli organizzatori a sospendere temporaneamente le partite di qualificazione dell’Australian Open in vista del primo prestigioso torneo di tennis del Grande Slam. Difficolta evidenti per i giocatori, alcuni dei quali hanno accusato malori, per arbitri, raccattapalle e spettatori, con lavoro extra per steward e addetti ai lavori.
A cura di Marco Beltrami
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Caldo insostenibile, fumo e aria irrespirabile. Le conseguenze degli incendi che stanno mettendo in ginocchio l'Australia hanno spinto gli organizzatori a sospendere temporaneamente le partite di qualificazione dell'Australian Open in vista del primo prestigioso torneo di tennis del Grande Slam. Difficolta evidenti per i giocatori, alcuni dei quali hanno accusato malori, per arbitri, raccattapalle e spettatori, con lavoro extra per steward e addetti ai lavori.

Australian Open momentaneamente sospesi, problemi per i tennisti dopo gli incendi

Gli organizzatori dell'Australian Open, il primo prestigioso torneo di tennis del Grande Slam della stagione, hanno deciso di sospendere temporaneamente le partite di qualificazione al tabellone principale, e tutti le sessioni d'allenamento dei giocatori. Il tutto a seguito delle condizioni climatiche e ambientali a dir poco difficili per le conseguenze degli incendi che hanno finora bruciato 10 milioni di ettari dell'Australia. Temperature record, foschia, qualità dell'aria bassissima hanno causato grandi problemi ai tennisti, che spesso e volentieri hanno accusato malori.

Aria irrespirabile, quanti malori per i giocatori in Australia

Da Tomic, alla Bouchard, dalla Jakupovic che si è addirittura ritirata a causa di problemi respiratori contro la Voegele (era in vantaggio di un set), sono stati tanti i tennisti che nel corso di partite e allenamenti hanno vissuto situazioni difficili, per la qualità dell'aria definita "molto malsana". Senza dimenticare anche tanti problemi per spettatori e raccattapalle (uno di questi è collassato durante la partita tra Kavcic e Clarke). Dopo qualche ore di pausa, le ostilità sono riprese, in condizioni però tutt'altro che ottimali.

La decisione degli organizzatori del primo Slam in Australia

Una situazione dunque che ha spinto gli organizzatori a fermare il gioco aspettando tempi migliori, come annunciato in una nota su Twitter: "Ulteriori decisioni verranno prese sulla base di dati in loco e in stretta consultazione con il nostro team medico, l'Ufficio di meteorologia e scienziati dell'EPA Victoria. Come sempre la salute e la sicurezza dei nostri giocatori, il nostro staff e i nostri fan è la nostra priorità". Nel frattempo continuano le iniziative di solidarietà e gli aiuti all'Australia. Tanti giocatori hanno già promesso donazioni personali a favore di soccorsi nell'ambito della campagna # Aces4BushRelief, mentre l'ATP sta donando 383mila sterline.

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