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Capolavoro Wierer, Dorothea trionfa nella mass start di Coppa del Mondo di biathlon

La campionessa azzurra si rende protagonista dell’ennesimo trionfo dopo aver siglato appena tre giorni fa la doppietta tricolore con la connazionale, Lisa Vittozzi, nella 15 km.
A cura di Maurizio De Santis
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Bellissima vittoria di Dorothea Wierer nella tappa in Svezia di Coppa del Mondo.
Bellissima vittoria di Dorothea Wierer nella tappa in Svezia di Coppa del Mondo.

Un capolavoro. Non c'è altra modo per definire la prestazione e la vittoria di Dorothea Wierer nella tappa di Coppa del Mondo di biathlon a Osterund. Suo il trionfo nella mass start femminile in Svezia. Suo l'ennesimo acuto dopo aver siglato appena tre giorni fa la doppietta tricolore con la connazionale, Lisa Vittozzi, nella 15 km.

Perfetta in tutti poligoni, raccogliendo uno zero che lascia di sasso le avversarie. Venti su venti, chapeau. Una grande velocità anche sugli sci. È la combo che scandisce una giornata da incorniciare per Wierer che chiude la gara con il tempo complessivo di 31.58.5, lasciando dietro di sé le due francesi Lou Jeanmonnot e Julia Simon, con quest'ultima che paga caro un errore di mira. È la quarta volta in carriera che svetta sul podio più alto in questa specialità, il sedicesimo nel palmares e il terzo in questa stagione.

In classifica generale cambia poco. Simon ha la coppa di cristallo (quasi) tra le sue mani, dall'alto dei suoi 1003 punti, con Wierer seconda a quota 859 e l'altra italiana (Vittozzi) a 818 oggi piazzatasi solo diciottesima a oltre un minuto di distacco.. Ai piedi del podio ci sono la svedese Elvir Oberg (764) e la tedesca Denise Hermann Stoppino (744).

La svolta della gara. Al ventesimo bersaglio Julia Simon capisce che il successo, e la possibilità di allungare ulteriormente il distacco in graduatoria, le stanno per sfuggire di mano. La pressione che Wierer e Jeanmonnot le hanno messo addosso ha giocato un brutto scherzo: la precisione al poligono ha permesso loro di restare sempre incollate alla leader iridata.

Mancava solo la ciliegina sulla torta. Dorothea la mette nel corso di un finale tutto da raccontare, quando dà tutto e vince imponendo la propria legge: sono 6.3 i secondi di vantaggio su Jeanmonnot e quasi il doppio (11.1) su Julia Simon. Inarrestabile davvero. Nulla hanno potuto le altre avversarie, che non sono riuscite a restare al passo né dal poligono né sulla velocità: Marte Roeiseland è giunta quarta a 40.1 secondi dopo sprecato qualsiasi possibilità di mirare al podio nell'ultima piattaforma e aver battuto all'ultimo allungo la francese Caroline Colombo (piazzatasi quinta).

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