Thomas Ceccon: “Mi hanno chiesto di cancellare il commento su Benedetta Pilato. Non l’ho più sentita”

Thomas Ceccon è ormai d'abitudine la punta di diamante dell'Italia nelle grandi manifestazioni internazionali di nuoto: il 24enne campione olimpico in questi giorni è impegnato nei campionati europei in vasca corta, dove disputerà la finale dei 100 dorso. A fine agosto Ceccon è finito impigliato negli strascichi della brutta vicenda che ha visto coinvolte Benedetta Pilato e Chiara Tarantino all'aeroporto di Singapore, dove le due nuotatrici azzurre erano state fermate – di ritorno da una vacanza a Bali dopo i Mondiali – perché ‘pizzicate' dalle telecamere a trafugare boccette di oli essenziali al duty-free.
Cosa aveva scritto Thomas Ceccon su Benedetta Pilato dopo il furto al duty-free di Singapore
Thomas non aveva resistito a piazzare la battuta sui social, commentando in maniera ironica un post che dava la notizia (con foto della Pilato che nuotava con una cuffia recante il nome Ceccon): "Pure la cuffia mi ha rubato!", con faccina arrabbiata. Un'ironia apparsa fuori luogo, vista la gravità dell'accaduto in rapporto a due atlete che rappresentavano l'Italia nel mondo, e che era stata seguita dalla cancellazione del commento. Oggi Thomas svela che gli è stato chiesto di cancellarlo "da diverse persone".

"Non l'ho più sentita, la macchia un po' rimane"
"Faceva ridere, purtroppo non era probabilmente il momento di scherzare – ammette Ceccon – Io sono così, mi sono calmato negli anni, ma se mi mettono sul piatto d'argento un'occasione tanto bella non resisto. L'idea iniziale era comunque di tenere il commento due ore e toglierlo. Era un piccolo non-sense, a modo mio. Benedetta Pilato me l'ha rinfacciato? No, non l'ho più sentita".

Pilato e Tarantino sono assenti a questi Europei di Lublino proprio in conseguenza del loro comportamento. La Federnuoto ha stigmatizzato l'episodio e a ottobre ha sospeso entrambe per 90 giorni, dopo un patteggiamento che ha equiparato le responsabilità. "Una squalifica giusta – dice Ceccon a ‘La Stampa' – Gli errori si fanno, questo era meglio evitarlo. È una stupidata, non credo che potesse capitare a tutti, ma l'impulso di portarsi via una cosa per fare gli splendidi è comune. Sono inciampate in una bravata che costa tanto. Vent'anni fa non se ne accorgeva nessuno. Oggi la macchia un po' rimane…".