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Paltrinieri ha vinto l’argento ai Mondiali di Singapore con una frattura al dito: “Ne ho altri 9”

L’impresa di Paltrinieri nella 10km è stata epica perché si è portato a casa la medaglia con una microfrattura al dito: “In una gara del genere qualche anno fa non sarei riuscito a prendere medaglia”
A cura di Ada Cotugno
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Gregorio Paltrinieri ha compiuto un'altra impresa portandosi a casa la medaglia d'argento nella 5 km ai Mondiali di nuoto di Singapore. È un risultato importantissimo che arriva due giorni dopo il secondo posto nella 10 km e con una microfrattura all'anulare della mano che ha condizionato tantissimo la sua gara. Ha fatto molta fatica, ma alla fine ha portato a casa il risultato mostrando anche maturità rispetto agli scorsi anni: per lui è stata una soddisfazione enorme perché ha dovuto lottare contro una concorrenza agguerrita e anche contro un problema alla mano che poteva addirittura privarlo della possibilità di scendere in vasca.

Ma l'azzurro ha resistito e ha chiuso la sua avventura con la medaglia d'argento e un tutore per bloccare il dito fratturato. Ai microfoni di Sky ha raccontato com'è andata la gara, specialmente le differenze con il passato: in situazioni simili non avrebbe mai portato una medaglia a casa, mentre oggi con grande forza ha saputo bilanciare l'aspetto fisico con quello mentale per chiudere uno splendido bis nonostante l'infortunio.

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Paltrinieri è argento ma con un dito rotto

È stato complicato ma alla fine è arrivata la seconda medaglia d'argento dopo quella nella 10 km. Questa volta è stata una lotta durissima perché paltrinieri ha dovuto gestire anche il dolore al dito: "La questione principale è che il dito mi fa tanto male quando appoggio la mano in acqua, ho un po' di pressione. Non posso nuotare con il tutore perché è duro, faccio male a qualcuno. Ci avevo metto un taping leggero che è saltato via dopo un giro, poi ho iniziato a tirare altre manate alla gente perché la questione era tirata". Il nuotatore ha anche scherzato sul suo problema: "Ho patito male, il taping mi toglieva sensibilità perché non sentivo la carne sull'acqua. Ora tornerò a casa dopo queste gare in mare che volevo fare dito rotto o no, ne ho altri 9".

Paltrinieri sa bene di essere cresciuto tantissimo negli ultimi anni e gare come questa gli fanno capire quanto sia più maturo: "Ero stanco a un livello mai raggiunto, in una gara del genere qualche anno fa non sarei riuscito a prendere medaglia. Crescendo impari altre cose oltre a buttare in acqua la forza bruta, per me è stato importante anche questo, essere paziente e metterci più testa. Dieci anni fa in questa situazione, a 300 metri dall'arrivo e imbottigliato, non avrei saputo trovare il momento giusto per attaccare".

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