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La forza di Paltrinieri: “Ho passato momenti brutti ma non ho mai mollato”

Il bronzo nella 10 km di nuoto in acque libere dopo l’argento negli 800 metri stile libero. Gregorio Paltrinieri è salito per 2 volte sul podio nelle 3 gare disputate alle Olimpiadi, gli è mancato il guizzo nei 1500 dov’è giunto quarto ma i risultati ottenuti a Tokyo sono ottimi per la condizione di forma messa a dura prova dalla mononucleosi. “Avrei voluto tre ori qui, in Giappone. La testa c’era, la forma non tanto. Ma ci riproverò a Parigi 2024. Anzi, fosse per me lo farei anche domani…”
A cura di Maurizio De Santis
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Gregorio Paltrinieri dà un bacio alla medaglia di bronzo (la prima per un italiano nella 10 km in acque libere alle Olimpiadi) e sfodera un sorriso che spazza via tutti i cattivi pensieri. Lo avevano accompagnato nell'immediata vigilia delle Olimpiadi, gli ronzavano in testa mentre era a bordo dell'aereo. Ai blocchi e in acqua ha trasformato la rabbia in energia positiva. E ce l'ha fatta di nuovo: dopo l'argento negli 800 metri stile libero, il campione italiano ha compiuto un'altra impresa. Sì, impresa perché a Tokyo era giunto con un po' di magone e tanti dubbi sullo stato di forma messo a dura prova dal periodo di stop forzato per colpa della mononucleosi.

Il rischio di saltare le Olimpiadi gli aveva tolto anche il sonno, la maratona del nuoto tra i flutti dell'Odaiba Marine Park ne ha ribadito la classe e la potenza. "È stata un’Olimpiade davvero complicata per me – ha ammesso il campione azzurro -. In questi mesi tante persone hanno creduto in me quando io stesso facevo fatica a farlo. Ho passato dei momenti molto brutti però non ho mai mollato grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, dalla famiglia agli amici e allo staff".

L'infezione virale lo aveva costretto a fermarsi sul più bello, proprio quando stava incamerando le ultime energie da spendere ai Giochi. "La malattia ha cambiato tutto", aveva spiegato così il suo disagio. Ma quel malessere non ne ha fiaccato l'animo, né le forze. "Queste medaglie di argento e bronzo hanno un grande valore. Le dedico a me stesso e a chi mi aiutato in un periodo molto difficile. Torneranno giorni in cui la condizione sarà migliore e potrò giocarmela ancora per l’oro, sono sicuro", ha aggiunto Paltrinieri che nelle tre gare disputate (compresi i 1500 stile libero, dove è arrivato quarto perché "a metà gara ero distrutto") è salito per due volte sul podio.

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La prova esibita oggi è la conferma di come volontà, tecnica e talento costituiscano il miglior tonico. Il terzo posto è frutto di una rimonta strepitosa, che lo ha portato a un passo dal secondo posto, e della capacità di resistere agli assalti degli avversari: con il tempo di 1h49'01.1 il nuotatore carpigiano ha chiuso alle spalle del tedesco Florian Wellbrock (oro in 1h48'33.7) e dell’ungherese Kristóf Rasovszky (argento in 1h48'59.0), mettendo in fila dietro di sé l’israeliano Matan Roditi, il greco Athanasios Kynigakis e addirittura il campione olimpico in carica, l'olandese Ferry Weertman giunto solo settimo. "Avrei voluto tre ori qui, in Giappone. La testa c'era, la condizione non tanto. Ma ci riproverò a Parigi 2024. Anzi, fosse per me lo farei anche domani…". Provaci ancora, Greg. Come te nessuno mai.

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