Cosa succede ai Mondiali di nuoto a Singapore, tormentati dai casi di intossicazione alimentare

I Mondiali di nuoto a Singapore stanno diventando un caso dopo quanto accaduto a diversi atleti vittime di intossicazioni alimentari. A farne le spese è stato anche l'italiano Nicolò Martinenghi. Su di lui la delegazione azzurra ripone enormi speranze di medaglie, che sono arrivate, ma a un prezzo carissimo per il nuotatore 25enne di Varese. E proprio a margine dell'argento nei 100 rana l'azzurro ha confessato di essere stato vittima di un'intossicazione alimentare. La stessa che ha colpito in queste ore anche il nuotatore australiano Sam Short, favorito negli 800 stile libero maschile, che si è ritirato dalla finale.
L'ennesimo episodio che ora fa aprire un caso a Singapore. Ma non sarebbero gli unici due casi isolati. Anche la maggior parte della delegazione statunitense e alcuni componenti di quella britannica si sono dovuti fermare a causa di problemi intestinali che li hanno costretti al forfait. Ma cosa sta succedendo davvero? Short ha confessato che la situazione è precipitata velocemente dicendo di essere rimasto sveglio tutta la notte a causa del vomito e di tutti gli altri sintomi che di solito accompagnano un'intossicazione alimentare.

Anche lo stesso Nicolò Martinenghi a margine della conquista dell'argento nei 100 rana aveva parlato di quanto accaduto per via dell'intossicazione alimentare di cui era stato vittima: "Probabilmente ieri sera ho avuto un'intossicazione alimentare, ho passato tutta la notte in bagno – aveva spiegato dopo il secondo posto ottenuto in gara -. Ero vuoto dentro ma pieno di pensieri in testa. Volevo ritirarmi, ma ieri mi era stata data un seconda possibilità e non volevo sprecarla".
La nota della Swimming Australia sulle condizioni di Short
La Swimming Australia nel frattempo in una nota ufficiale ha fatto sapere di non avere sospetti sull'hotel che ospita la delegazione: "Al momento, non esiste un chiaro collegamento con il luogo in cui è stata contratta la malattia e stiamo continuando a indagare sulla sua origine". E poi aggiunge:
"Continueremo a monitorare le condizioni di Sam e speriamo che si riprenda in tempo per gareggiare nella staffetta 4x200m di venerdì". Al momento nessun altro nuotatore australiano ha avuto, fortunatamente, la stessa sorte di Short il quale si è dovuto ritirare circa 3 ore e mezza prima della finale.