Verstappen e le chance di vincere il Mondiale F1, l’ammissione è spiazzante: “Gli avrei dato dell’idiota”

Se qualcuno gli avesse detto a Zandvoort che dopo la gara del GP degli Stati Uniti sarebbe stato ancora in corsa per il titolo mondiale della Formula 1 2025, Max Verstappen avrebbe reagito con sarcasmo: "Gli avrei detto che era un idiota".
Il quattro volte campione del mondo, dopo averlo fatto in pista, ad Austin spiazza tutti anche nella conferenza stampa post-gara dove, con l'ormai consueta causticità che lo contraddistingue, ha ammesso che nessuno, tantomeno lui, solo qualche GP addietro credeva di poter contendere davvero la corona ai due piloti McLaren fin lì dominatori incontrastati della stagione.

Dalla disfatta di Zandvoort alla rinascita di Austin
A fine agosto l'olandese era infatti a 104 punti da Oscar Piastri e fuori da ogni previsione per la lotta iridata. Cinque gare dopo, la doppietta sprint e gara ad Austin lo ha riportato a soli 40 punti dal leader, con cinque Gran Premi e due Sprint ancora da disputare.
Ad Austin Verstappen ha dato una lezione di solidità: pole, vittoria nella Sprint e trionfo nel Gran Premio degli Stati Uniti, sempre al comando. Una prestazione totale che lo riporta nel cuore della lotta dopo un'estate difficile. "Abbiamo trovato una buona soluzione con la macchina – ha spiegato –. È semplice. Abbiamo capito meglio dove volevamo migliorare e ora ogni weekend va più liscio".

La rinascita Red Bull e il fattore Mekies
Dietro il ritorno del quattro volte iridato c'è anche la Red Bull rinnovata di Laurent Mekies, subentrato a Christian Horner. L'ex ingegnere ha riportato calma e metodo in un team scosso, trovando nel nuovo fondo portato a Monza il punto di svolta tecnico.
"Guardare Max guidare è come assistere alla storia in divenire", ha detto l'attuale team principal della scuderia austriaca. "Ci sorprende ogni volta con la sua sensibilità e il modo in cui spinge il limite".
Da Zandvoort a oggi, Verstappen ha collezionato tre vittorie e un secondo posto: 64 punti recuperati su Piastri, ritmo da dominatore. Il suo stato di forma è tornato quello delle stagioni d'oro, e in Red Bull si respira di nuovo fiducia.

Piastri in difficoltà, McLaren divisa
Sul fronte opposto, la McLaren vive un momento complicato. Oscar Piastri, leader del Mondiale, non sale sul podio da Monza e non ha più trovato ritmo né solidità. "Per me l'obiettivo è capire cosa non ha funzionato questo weekend e ritrovare la forma di inizio stagione", ha spiegato l'australiano.
Il compagno di squadra Lando Norris, ora a -14 dalla vetta, si è invece rilanciato dopo un weekend consistente in Texas. Ma la parità di prestazioni rende difficile per Andrea Stella scegliere un pilota su cui puntare: un dilemma che rischia di favorire proprio Verstappen.
Una corsa a tre e un messaggio chiaro
Dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, la Formula 1 2025 si è trasformata in una lotta a tre tra Verstappen, Piastri e Norris. L'olandese, forte di un pacchetto tecnico finalmente competitivo, vede di nuovo il traguardo del quinto titolo mondiale consecutivo.
"Dobbiamo essere perfetti fino alla fine per avere una possibilità – ha detto –. È una lotta serrata e solo l'attenzione ai dettagli farà la differenza". A 40 punti dal vertice e con 141 ancora in palio, Verstappen non è più l'outsider ma la variabile impazzita di un Mondiale che sembrava chiuso. E oggi forse bisognerebbe chiedere scusa a coloro che dopo Zandvoort avrebbe chiamato "idiota".