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Nel disegno della Ferrari F1-75 c’è il tocco di un mago: lo stesso che fece trionfare Schumacher

A giocare un ruolo fondamentale nella progettazione e realizzazione della F1-75 che ha permesso alla Ferrari di tornare al vertice della Formula 1 in questo Mondiale 2022 c’è stato anche uno dei principali artefici del dominio della rossa e di Michael Schumacher nella F1 di inizio millennio: il mago dell’aerodinamica Rory Byrne.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo due anni difficili la Ferrari è tornata al vertice della Formula 1. La scuderia di Maranello ha cominciato alla grande il Mondiale 2022 centrando due vittorie (a Sakhir e a Melbourne con Charles Leclerc) e cinque podi complessivi (con Sainz 2° in Bahrain e 3° a Jeddah sempre dietro al monegasco) che dopo tre gare la proiettano in testa ad entrambe le classifiche iridate. Merito dei piloti, ma anche e soprattutto di una monoposto, la F1-75, che si è presentata al via della nuova era della F1 come la migliore in griglia per quel che riguarda prestazioni e affidabilità.

Una vettura che non solo esalta i piloti ma consente anche ai tifosi di tornare a sognare quel titolo iridato che manca ormai dal 2007 e addirittura l'apertura di un ciclo vincente come quello andato in scena all'inizio del millennio con la leggenda Michael Schumacher al volante della rossa. E non soltanto perché a molti la vittoria dominante di Leclerc nel GP d'Australia hanno rivisto il Kaiser (compreso il suo ex rivale David Coulthard).

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Nel disegno della tanto rivoluzionaria quanto convincente F1-75 c'è infatti anche il tocco magico di Rory Byrne, il 78enne ingegnere sudafricano capo progettista di tutte le vetture (F1-2000, F2001, F2002, F2003-GA e F2004) che hanno permesso a Schumacher e alla Ferrari di imporre il proprio dominio in Formula 1 dal 2000 al 2004. Proprio in vista del ritorno delle monoposto a effetto suolo a partire da questa stagione, nel settembre 2020 il mago dell'aerodinamica Byrne è stato richiamato a Maranello con il ruolo di superconsulente tecnico per la progettazione e realizzazione della macchina per il 2022, dato che nei primi anni '80, quando lavorava alla Toleman, aveva già progettato auto simili.

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Pur non figurando ufficialmente tra i progettisti della F1-75 (che sono Enrico Cardile, Enrico Gualtieri, David Sanchez, Fabio Montecchi, Diego Ioverno, Tiziano Battistini, Marco Adurno e Diego Tondi) il contributo di Rory Byrne all'ideazione e realizzazione di quella che ad oggi è la migliore monoposto in griglia di partenza del Mondiale di Formula 1 2022 è stato fondamentale. Non è un caso infatti che per quanto riguarda le performance la vettura affidata a Leclerc e Sainz sia simile alle Ferrari che guidavano Schumacher e Barrichello ad inizio millennio: macchine veloci ovunque e in qualunque condizione di pista e con una grande trazione.

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E non è un caso che l'ultima volta prima d'ora che una monoposto di Maranello aveva permesso ai suoi alfieri di conquistare complessivamente cinque piazzamenti da podio nelle prime tre gare della stagione era stata la F2004, forse la creatura migliore partorita da Byrne. E per ringraziarlo del fondamentale lavoro svolto sulla F1-75, la Ferrari ha deciso di rinnovargli il contratto per altri tre anni, che andrà quindi in scadenza quando l'ingegnere di Pretoria avrà 80 anni. Per l'ultimo numero del mago sudafricano del Cavallino dunque c'è ancora tempo.

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