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Mutande non a norma nelle gare F1, la rabbia dei piloti: “Controllate anche il c**o”

I piloti di Formula 1 insorgono all’indomani della decisione della FIA di far indossare loro biancheria intima conforme alla normativa durante le gare. Diversi protagonisti del Circus hanno espresso pareri negativi sulla questione.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La FIA sta viaggiando spedita verso una nuova regola da far rispettare a tutti i piloti di Formula 1. I massimi esponenti del Circus hanno detto loro che la scelta della biancheria intima potrebbe rappresentare un rischio di incendio. Niels Wittich, il direttore di gara che ha sostituito Michael Masi, ha detto ai piloti alla vigilia del GP d'Australia che devono indossare mutande conformi alle normative. È quanto scrive il Telegraph che riporta la riunione tenutasi tra le parti nel weekend che ha poi visto trionfare nuovamente la Ferrari di Leclerc. Oltre a ribadire la necessità di non indossare gioielli – come Lewis Hamilton ha fatto per anni – ritenuta una violazione delle regole, gli ordini a sorpresa di Wittich sulla biancheria intima dei piloti, sono stati analizzati in una riunione di due ore lo scorso venerdì alla presenza dei capi di tutti i team.

Le mutande dei piloti potrebbero dunque essere infiammabili e quindi non a norma con le linee di sicurezza. Durante le successive conferenze stampa, i piloti e il personale del team hanno ritenuto che la regola fosse ridicola. Il pilota francese dell' AlphaTauri Pierre Gasly ha dichiarato: “Se vogliono controllarmi il culo, si sentissero liberi, non ho niente da nascondere". Christian Horner, il team principal della Red Bull, ha invece dichiarato: “Di certo non controllerò la biancheria intima dei nostri piloti. Speriamo che non sia un problema per loro". Fernando Alonso ha invece reagito in modo stizzito a quella che sembra essere l'ennesima imposizione nonostante i motivi di sicurezza esposti: “Non mi interessano troppo queste cose – ha detto – Penso che dobbiamo essere flessibili in queste cose. Ma fa parte dello spettacolo, suppongo."

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L'opinione comune di team e piloti è dunque quella che ci sarà una resistenza diffusa alla prospettiva che la FIA dica ai piloti che tipo di biancheria intima possano indossare. Questo non era mai stato detto, fino ad ora, che la loro scelta di indumenti intimi rientrava nei regolamenti. Un punto sollevato durante l'incontro è stato che i piloti dovrebbero essere avvisati prima dell'inizio della stagione, piuttosto che alla vigilia di un gran premio. Tuttavia il pericolo è che i conducenti potrebbero incorrere in qualche multa se non dovessero rispettare questo requisito. Proprio come accaduto a Lucas di Grassi: fu multato di 10.000 euro alla gara di Formula E 2018 a Punta del Este, in Uruguay, per aver indossato biancheria intima non conforme.

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