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L’incidente di Leclerc conferma le paure dei piloti per il GP Arabia Saudita: “Ci sarà il caos”

Sono tanti i piloti preoccupati per le condizioni di gara sul tracciato cittadino di Jeddah. In particolare fa paura la prospettiva della possibile mancanza di vie di fuga.
A cura di Marco Beltrami
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L’incidente di Charles Leclerc nella seconda sessione di prove libere del venerdì del GP Arabia Saudita di Formula 1 ha fatto suonare il campanello d’allarme nel Circus. I piloti sono preoccupati per un tracciato che nasconde numerose insidie e potrebbe rivelarsi molto pericoloso soprattutto se una situazione come quella del monegasco della Ferrari dovesse riproporsi in gara. Ci vorrà dunque maggiore attenzione del solito, soprattutto in caso di schianti in curva.

Il tracciato cittadino di Jeddah ospiterà per la prima volta una prova di F1, con le vetture che potranno sfrecciare su lunghi rettilinei ma anche in 27 curve, con una velocità media a giro testata di 250 km/h che ne fa dunque la pista numeri alla mano più veloce dell’intero Mondiale. Alla luce di tutto questo, all’indomani dei primi due test liberi, diversi piloti hanno manifestato le proprie perplessità sulla necessità di affrontare curve “cieche” ad altissima velocità, con mancanza di visibilità e soprattutto tempi di reazione ridotti al minimo. In caso di incidenti dunque potrebbe non esserci lo spazio necessario per evitarli. Una prospettiva che Lewis Hamilton ha fotografato così: "La velocità di arrivo delle altre vetture ci mette in pericolo. È peggio che in altri posti, la velocità di avvicinamento ad altre auto ci mette in una zona a rischio".

Bisognerà fidarsi della FIA, senza pensarci troppo, a detta del compagno di scuderia di Leclerc, Carlos Sainz: “Cerca di non concentrarti su questo tipo di cose e di fidarti pienamente degli standard della FIA, che di solito sono abbastanza precisi e abbastanza buoni”. Impossibile però non prendere atto della pericolosità del tracciato da parte dello stesso spagnolo che ha voluto lanciare un messaggio agli organizzatori: “Se c'è un incidente tre secondi prima di te, non ci sarà tempo per noi di reagire, non possiamo vedere attraverso i muri – riporta Marca – La FIA deve garantire che sia vigile per bandiere gialle, safety car e bandiere rosse"

Molto più diretto Norris che è entrato nello specifico provando a spiegare quello che potrebbe succedere nel corso di una gara che si preannuncia infuocata e non solo per il duello tra Verstappen ed Hamilton: “Il traffico sarà davvero difficile perché tutti stanno volando. Non è che qualcuno stia facendo qualcosa di sbagliato. È solo perché non puoi vedere dietro le curve. I miei ingegneri mi dicono che ci sono cinque macchine che aspettano davanti e cose del genere, ma poi hai tutti davanti a te e otto in coda all'ultima curva… Probabilmente sarà il caos, come sempre, ma forse qui più che in altri posti, il che non andrà bene "

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