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La colpa del ritiro di Leclerc a Montecarlo è della Ferrari: “Rivedremo i processi di controllo”

La Ferrari ha comunicato che il problema alla macchina che non ha permesso a Charles Leclerc di prendere parte al GP di Monaco è legato all’incidente del monegasco durante le qualifiche. Ma indirettamente il Cavallino ha anche ammesso che il gusto sarebbe potuto essere rilevato durante i controlli post-qualifica e pre-gara permettendo così al pilota di gareggiare a Montecarlo: “Dopo questo episodio la scuderia di Maranello rivedrà i propri processi relativi al controllo dei componenti associati all’albero di trasmissione per garantire che in futuro tali problemi possano essere rilevati in tempo”
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari ha ammesso la propria responsabilità su quanto avvenuto alla monoposto di Charles Leclerc pochi minuti prima del via del GP di Monaco. Dopo aver fatto analisi approfondite sulla SF21 del monegasco il Cavallino ha confermato che il problema che ha mandato in avaria la monoposto numero #16 durante il primo giro di ricognizione a Montecarlo è dovuto al cedimento di un mozzo dell'albero di trasmissione nella parte posteriore sinistra della vettura. Un problema causato sì dall'incidente contro il guardrail nella curva delle Piscine nei secondi conclusivi delle qualifiche (nonostante l'impatto sia avvenuto con la parte anteriore destra), ma che, se evidenziato durante i controlli post-qualifica, poteva essere risolto prima della gara permettendo così a Leclerc di scattare dalla pole position nel gran premio di casa.

La squadra del Cavallino nei controlli post-qualifica e pre-gara ha infatti posto la sua attenzione sul cambio e sul lato destro del telaio della SF21, le parti che solitamente possono danneggiarsi in un incidente di quel tipo. Le altre parti, invece, sono state controllate, ma in maniera superficiale (per fare un controllo approfondito si sarebbe dovuta smontare la scatola dell'albero di trasmissione e controllare uno ad uno i pezzi interni). Ed è proprio questo l'errore commesso dalla scuderia di Maranello che anche se, a causa delle regole del Parco Chiuso, ha avuto a disposizione poco tempo per le ispezioni (un'ora dopo le qualifiche e la mattina di domenica dalle 10 alle 14), dato anche il post-incidente (con la macchina di Leclerc che è sobbalzata violentemente sui cordoli del tracciato monegasco), avrebbe dovuto controllare l'intera monoposto per escludere al 100% guasti o danni.

Non è un caso che la Ferrari, dopo aver rivelato che il problema non era legato al cambio ma comunque conseguenza dell'incidente in qualifica, abbia anche comunicato che dopo questo episodio rivedrà i propri processi relativi al controllo dei componenti associati all'albero di trasmissione per garantire che in futuro tali problemi possano essere rilevati in tempo. Una comunicazione questa che sa di ammissione di colpa.

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