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Jos Verstappen e Horner discutono animatamente nel paddock a Silverstone: alta tensione in Red Bull

Nel paddock di Silverstone è andato in scena un confronto ad alta tensione tra Jos Verstappen e Christian Horner. Il padre del campione del mondo ha discusso a lungo col team principal della Red Bull mentre il futuro di Max nel team è sempre più incerto. Il clima interno è teso e i segnali di una rottura imminente si moltiplicano.
A cura di Michele Mazzeo
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Non è bastata una pole position sabato né un barbecue distensivo nel giardino di Christian Horner a Milton Keynes per nascondere le crepe profonde che segnano oggi la Red Bull. La gara di Silverstone della Formula 1 2025 ha riportato tutto a galla, anche nel paddock, dove Jos Verstappen e Horner sono stati visti discutere animatamente in serata. A confermarlo è stato il sito tedesco F1-Insider.com, che ha definito il confronto tra i due "non proprio amichevole".

La presenza del padre di Max non è casuale. L'ex pilota olandese segue oggi con discrezione le vicende del figlio, ma è riapparso nel weekend britannico nel momento più critico. Secondo quanto ricostruito da GPblog, Jos Verstappen avrebbe voluto discutere delle garanzie tecniche e gestionali richieste da Max per restare in Red Bull anche nel 2026, primo anno della nuova era tecnica della Formula 1. Al centro della tensione, come noto, c'è anche la figura di Horner, che secondo l'entourage di Verstappen dovrebbe ridurre il proprio potere all'interno della scuderia per riequilibrare un team diviso da lotte interne.

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Ma soprattutto Max vuole rassicurazioni riguardo alla competitività della Red Bull nella prossima stagione, la prima della nuova era tecnica della Formula 1. E non a caso, al termine della gara di Silverstone, prima di far rientro a Monte Carlo a bordo del suo jet privato, il quattro volte campione del mondo ha avuto si è intrattenuto con Christian Horner e con il direttore tecnico della scuderia austriaca Pierre Waché.

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Le immagini in pista hanno raccontato il resto. Dopo il testacoda alla ripartenza dopo la Safety Car e il quinto posto finale, Max Verstappen ha ammesso il proprio disincanto con parole inequivocabili: "La nostra macchina era pessima. Non avevo aderenza. Curve veloci, curve lente, sovrasterzo, sottosterzo, usura delle gomme: tutto era pessimo. Non avevamo alcuna possibilità contro la McLaren. Poi ho commesso un errore alla ripartenza, ma anche dopo non avevo più ritmo".

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Al microfono di Viaplay, il tono si è fatto ancora più netto: "Mi aspettavo una gara difficile, con questo meteo, ma così… ma tanto non ci si può fare niente. Comunque non stiamo lottando per il campionato, quindi non importa".

Il distacco in classifica dal leader Piastri è salito a 69 punti e il sogno del quinto titolo iridato sembra già compromesso. Più che una battuta d'arresto, sembra un punto di non ritorno. "Non voglio parlarne", è stata la secca risposta a chi gli chiedeva del suo futuro in Red Bull.

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Il fatto che non abbia mai confermato pubblicamente la sua presenza nel 2026, nonostante le domande dirette ricevute negli ultimi giorni, rafforza l'ipotesi che un clamoroso addio stia prendendo forma. I contatti con Toto Wolff e la Mercedes sono reali, e secondo diverse fonti una decisione definitiva potrebbe arrivare prima della pausa estiva.

Nel frattempo, domeniche come quella di Silverstone fanno solo da acceleratore. "Penso che oggi si sia allontanato un po' di più", ha commentato Ralf Schumacher a Sky Deutschland, riferendosi al legame tra Verstappen e la Red Bull. "Si sta rendendo conto che la Red Bull non è più quella di una volta".

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Il viaggio di rientro a Monaco immediato, a bordo del jet privato con cui ha lasciato l'Inghilterra dopo la gara, senza andare a festeggiare il primo podio in carriera del suo grande amico Nico Hulkenberg, sembra l'ennesimo segnale di una frattura sempre più difficile da ricomporre. L'atmosfera festosa – quella che si respirava ai tempi dei trionfi – è ormai un ricordo lontano.

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