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Hamilton penalizzato anche in un altro GP: l’incognita che pesa nella lotta per il titolo F1

Lewis Hamilton potrebbe dover scontare una nuova penalità di 10 posizioni in griglia di partenza anche in uno dei sei gran premi che mancano da qui al termine della stagione. Questo potrebbe favorire Max Verstappen nella lotta per il titolo Mondiale di Formula 1 2021. Tutto dipenderà dalla decisione della Mercedes: azzardare con il rischio di dire addio in anticipo alle chance iridate del suo pilota o sostituire anche la parte ibrida della Power Unit e prendere un’altra penalizzazione in griglia.
A cura di Michele Mazzeo
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La lotta per il titolo Mondiale di Formula 1 2021 si appresta a vivere il suo momento decisivo con le ultime sei gare che saranno determinanti per stabilire chi trionferà tra Max Verstappen, appena tornato leader della classifica dopo il secondo posto in Turchia, e il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.

Ci si attende una lotta punto a punto fino all'ultima gara e con i gran premi mancanti che si disputeranno su tre circuiti sulla carta a favore della Red Bull (Austin, Messico e Brasile) e tre invece, in teoria, leggermente più adatti alla Mercedes (Qatar, Jeddah, Abu Dhabi) sembra che in questo momento le chance di vittoria siano esattamente le stesse per entrambi i piloti. C'è però un'incognita che potrebbe far propendere l'ago della bilancia a favore del giovane olandese: molto probabilmente infatti il britannico in uno di questi sei round conclusivi dovrà scontare un'altra penalità di dieci posizioni in griglia di partenza, come avvenuto nell'ultimo GP della Turchia (che lo ha visto partire 11° e chiudere in quinta posizione).

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A Istanbul infatti sulla W12 di Hamilton, apparsa comunque più veloce rispetto alle gare precedenti tanto da sollevare dubbi e richiesta di chiarimenti alla FIA da parte della Red Bull e di altri team, è stato introdotto soltanto il quarto ICE (motore endotermico) stagionale mentre le altre componenti della Power Unit, quelle ibride (Turbo Compressore, MGU-K, MGU-H, batterie e centralina) non sono ancora state sostituite. Per questo il 36enne di Stevenage è stato penalizzato "solo" di 10 posizioni nella griglia di partenza anziché esser costretto a partire dal fondo della stessa come prevede il regolamento per chi introduce l'intera quarta PU della stagione (come avvenuto per Verstappen e Leclerc a Sochi e per Sainz e Ricciardo a Istanbul).

Nonostante le parole del team principal Toto Wolff che dopo la gara turca ha escluso la possibilità di cambiare altre componenti da qui al termine della stagione, questa strada sembra poco percorribile da parte di un team come la Mercedes. Con sei gare ancora da disputare e con il pericolo che uno "zero" possa estrometterlo definitivamente dalla lotta per il titolo iridato appare infatti improbabile che la Mercedes decida di azzardare proseguendo fino alla fine del Mondiale con le vecchie componenti ibride con il rischio che un banale guasto possa azzerare le possibilità di vittoria del suo pilota.

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Escludendo tale l'ipotesi quindi viene da pensare che il team con sede a Brackley con la decisione presa in Turchia abbia optato per ‘spalmare' la penalità di 20 posizioni in due diversi gran premi. La scuderia tedesca dunque in una delle prossime gare dovrebbe montare anche le nuove componenti ibride sulla vettura di Lewis Hamilton che di conseguenza sarà costretto nuovamente a scontare una penalità di dieci posizioni in griglia di partenza. Se così fosse si tratta solo di decidere in quale pista farlo per limitare maggiormente i danni.

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