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Guai per Mercedes e Red Bull, bocciate al crash test: cosa cambia per il Mondiale F1 2022

Sia la Mercedes che la Red Bull non avrebbero superato il primo crash test della FIA per il telaio delle rispettive vetture con cui dovranno prendere parte al Mondiale di Formula 1 2022. La W13 è poi stata omologata lo scorso 13 gennaio, mentre non è noto l’esito del secondo test sulla RB18. Ecco cosa succede adesso e quali conseguenze potrebbe avere questa bocciatura.
A cura di Michele Mazzeo
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Mancano poco più di tre settimane al primo test preseason della Formula 1 per il Mondiale 2022 ma le due grandi protagoniste della passata stagione, Mercedes e Red Bull, hanno avuto problemi con l'omologazione da parte della FIA per il telaio delle nuove monoposto con cui prenderanno parte al campionato che, con l'introduzione delle nuove regole, darà il via ad una nuova era del Circus.

Entrambe le vetture infatti non avrebbero superato il primo crash test e non avrebbero dunque ricevuto inizialmente l'ok da parte della Federazione per prendere parte alla ormai imminente nuova stagione. La W13 è stata bocciata nel test anti-intrusione laterale in quanto la soluzione estrema proposta dalla squadra di Brackley per le pance della nuova monoposto non rispettava il nuovo regolamento (poi passato dopo le correzioni con il telaio che è stato omologato poi il 13 gennaio). La RB18 invece non avrebbe superato il test anteriore dato che, durante le prove dinamiche effettuate all'Impact Center di Cranfield (dove vengono fatti i crash test delle auto di Formula 1), la parte frontale della vettura avrebbe avuto un cedimento.

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Al momento dunque la vettura con cui, salvo stravolgimenti dell'ultima ora, dovrebbero correre Lewis Hamilton e George Russell, ha ricevuto il lasciapassare mentre quella da affidare al campione del mondo Max Verstappen e al suo compagno di squadra Sergio Perez  non avrebbe ancora avuto l'ok da parte della FIA per partecipare ai test prestagionali e di conseguenza al Mondiale di Formula 1 2022.

A questo punto inevitabilmente viene da chiedersi quali saranno le conseguenze di questa bocciatura per Mercedes e Red Bull e cosa succederà nel prossimo futuro. Come fatto dalla Mercedes, anche Red Bull dovrà ora nuovamente sottoporre la propria monoposto, modificata nelle parti che hanno causa il mancato superamento del precedente test, ad un nuovo crash test per ricevere l'omologazione della scocca da parte della FIA e qualora anche in quella occasione non vi fosse l'approvazione della Federazione allora per la squadra di Milton Keynes sarebbero guai.

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Quest'ultima opzione sembra però non essere assolutamente presa in considerazione dalla Red Bull che, per quanto ci sperava, avendo presentato delle soluzioni estreme al primo crash test, come accaduto per Mercedes aveva già previsto la possibilità di una prima bocciatura tenendosi un Piano B di riserva. Nonostante ciò la mancata omologazione del telaio delle nuove monoposto al primo colpo avrà comunque delle ripercussioni sui programmi delle due squadre che inevitabilmente accuseranno dei ritardi. Se e quanto questo le danneggerà lo dirà solo la pista, ma la Ferrari, terza forza della passata stagione, che ha ricevuto l'omologazione del telaio della vettura per il Mondiale di Formula 1 2022 già lo scorso dicembre, ovviamente ci spera.

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