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Formula 1, Stefano Domenicali nuovo CEO: anche Wall Street omaggia il nuovo boss F1

Dopo l’ufficialità della notizia che dal 2021 l’italiano Stefano Domenicali sarà il nuovo CEO e presidente della Formula anche la Borsa americana di Wall Street ha voluto omaggiare il nuovo numero uno del Circus: a Times Square sul videowall del Nasdaq è apparso un messaggio di congratulazioni per il manager italiano.
A cura di Michele Mazzeo
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Il manager italiano Stefano Domenicali dal 2021 sarà il nuovo CEO e presidente della Formula 1. La notizia ufficializzata qualche settimana fa da Liberty Media, proprietaria del Circus, ha fatto presto il giro del mondo con diverse autorità che si sono congratulate con l'ex team principal della Ferrari che negli ultimi 4 anni è stato l'amministratore delegato di Lamborghini dopo un breve excursus in Audi. Tra i tanti attestati di stima arrivati al 56enne imolese ce n'è però uno molto speciale. Si tratta di un privilegio riservato a pochissime persone nel mondo.

Dopo l'ufficialità della notizia che dalla prossima stagione Stefano Domenicali prenderà il posto di Chase Carey al vertice della Formula 1 anche Wall Street, la Borsa statunitense, ha voluto omaggiare il nuovo numero uno del Circus in un modo molto particolare: a Times Square, infatti, sul videowall del Nasdaq, l’indice tecnologico della Borsa americana, è apparso un messaggio per il manager italiano.  "Nasdaq si congratula con Stefano Domenicali, recentemente nominato Presidente e Ceo della Formula 1" si legge infatti sull'immensa parete blu che campeggia sull'iconica piazza di New York.

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Un benvenuto molto speciale dunque per Stefano Domenicali che fin dal suo insediamento, che avverrà il 1° gennaio del 2021, si troverà a dover affrontare diverse sfide: dalla sostenibilità della Formula 1 nell’era Covid con il cambio di regolamento che entrerà in vigore nel 2022 al ritiro dal Circus della Honda che farà quindi scendere a tre il numero di fornitori di motori in Formula 1, tendando di rendere nuovamente competitivo un Mondiale dominato nell'era delle power unit ibride fin qui esclusivamente dalla Mercedes e renderla appetibile per altri costruttori di motori.

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