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F1, GP Stiria: Fia apre inchiesta su Racing Point dopo la protesta Renault. È una “Mercedes Rosa”?

Dopo la grande prestazione di Sergio Perez nel GP di Stiria di Formula 1 e la protesta ufficiale della Renault, la Fia ha aperto un’inchiesta sulla Racing Point sospettata di aver “copiato” la Mercedes W10 del 2019 per progettare l’attuale monoposto. La Federazione Internazionale ha disposto il sequestro dei condotti freno delle RP20 e ha chiesto alla Mercedes di fornire la specifica delle prese d’aria dei freni anteriori e posteriori della W10 dello scorso anno per effettuare un confronto.
A cura di Michele Mazzeo
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Racing Point sotto inchiesta dopo la prestazione di Sergio Perez nel GP di Stiria (partito 17° e, viaggiando sui tempi del leader Lewis Hamilton, giunto fino agli scarichi della Red Bull di Albon che stazionava in 4ª posizione) che ha alimentato i dubbi sull'origine della RP20 che aleggiavano già fin dai test prestagionali di Barcellona. Una prestazione incredibile della monoposto del team britannico, tanto incredibile da convincere la Renault a protestare ufficialmente con la Fia. Nel mirino delle proteste della scuderia francese sono finite proprio le prestazioni delle Racing Point RP20 che somiglia tanto alla W10, la monoposto con Mercedes ha stravinto i titoli piloti e costruttori nel campionato Mondiale 2019 di Formula 1.

La protesta Renault dopo il GP di Stiria: "Le Racing Point sono le Mercedes 2019 rosa"

Dunque dopo le tante voci (tra addetti ai lavori ed esperti di F1 vengono chiamate con l'appellativo di “Mercedes Rosa”) la prima a presentare una protesta formale a riguardo è stata la Renault che ha costretto la Fia a puntare il faro sulla vicenda per fare chiarezza in merito. L’oggetto della protesta è proprio la somiglianza tra le monoposto attuali di Perez e Stroll e quella con cui Hamilton e Bottas hanno corso lo scorso anno. Nello specifico, secondo il team transalpino, la Racing Point avrebbe violato le regole sulla proprietà intellettuale presenti nel Regolamento Sportivo Formula 1 della Fia (più precisamente gli articoli 2.1 e 3.2, e l'appendice 6).

Il regolamento Formula 1: "Ogni team può utilizzare solo parti progettate da esso"

Secondo quanto stabilisce il regolamento Fia infatti "Un concorrente deve, per quanto riguarda le parti elencate delle sue vetture in Formula 1, utilizzare solo quelle progettate da esso” e ha l'obbligo di “Conservare il diritto esclusivo di utilizzare le parti elencate fintanto compete in Formula 1", specificando anche che "Nel caso queste componenti vengano realizzate da una terza parte, tale terza parte non deve essere un concorrente o una parte che progetta, direttamente o indirettamente, parti elencate per qualsiasi altro concorrente”.

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La Fia apre un'indagine: sequestrati condotti freno delle RP20, chiesta a Mercedes specifica della W10 per confronto

La risposta della Federazione Internazionale dell'Automobile non si è fatta attendere e con un documento diffuso dai commissari del Gran Premio di Stiria è arrivata la conferma che la protesta della Renault è stata giudicata ammissibile e per tanto si sono già presi i primi provvedimenti per far luce sulla vicenda. Nel documento infatti si legge che il Dipartimento tecnico FIA ha sequestrato e posto i sigilli sui condotti freno delle RP20 utilizzate da Perez e Stroll nel GP di Stiria 2020 e ha chiesto alla Mercedes di fornire una specifica delle prese d'aria dei freni anteriori e posteriori della W10 dello scorso anno.

Red Bull e McLaren spalleggiano Renault: "troppe somiglianze con Mercedes 2019"

A seguito di ciò sono arrivate anche le dichiarazioni dei dirigenti di Red Bull e McLaren che hanno spalleggiato la Renault in questa sua "battaglia" con i team principal Chris Horner e Andreas Seidl che hanno evidenziato le similitudini in termini di prestazioni tra la RP20 vista ieri al Red Bull Ring e la Mercedes del 2019.

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La difesa della Racing Point: "Fia già informata su origine dei disegni della RP20"

La Racing Point per ora si è difesa dicendo che: "Prima dell'inizio della stagione, il team ha collaborato con la FIA e ha affrontato in modo soddisfacente tutte le domande relative alle origini dei disegni dell'RP20 – ha dichiarato un portavoce della scuderia a Motorsport.com -. Il team è fiducioso che la protesta verrà respinta una volta che avrà presentato la sua risposta". L'inchiesta però è ormai avviata, ora sarà la Fia a stabilire se si tratta veramente di "Mercedes Rosa" o la RP20 è tutta farina del sacco della scuderia britannica con sede a Silverstone.

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