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F1, Ecclestone: “Hamilton encomiabile, ma spesso i neri sono più razzisti dei bianchi”

Intervistato dalla CNN l’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone elogia il grande impegno di Lewis Hamilton nella lotta al razzismo, sottolineando però che “spesso i neri sono più razzisti di quanto lo sono i bianchi”. L’89enne britannico non condivide neanche l’appoggio del pilota sei volte campione del mondo alle rivolte dei movimenti anti-razzismo: “abbattere le statue è una cosa molto stupida”.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo l'assassinio di George Floyd a Minneapolis e le rivolte dei movimenti anti-razzismo negli Stati Uniti e in tante altre parti del mondo, anche la Formula 1 ha rafforzato il suo impegno nella lotta alle discriminazioni razziali. La F1 ha lanciato l'iniziativa "We Race As One", finanziata inizialmente con un milione di dollari donati dal presidente F1 Chase Carey. Nel circus il più attivo sul tema è certamente Lewis Hamilton, unico pilota di colore in Formula 1 che tramite messaggi sui social, la partecipazione alla manifestazione di Londra di sostegno a "Black Lives Matter" di Londra e la creazione della "Hamilton Commission" (una task-force che aiuterà ad incrementare le diversità nell'industria del motorsport), si è esposto in prima persona nella lotta al razzismo.

E proprio dell'impegno del campione britannico ha parlato l'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone: "Lewis è un po ‘speciale' –  ha detto l'89enne in un'intervista rilasciata alla CNN – In primo luogo, ha molto, molto, molto talento come pilota e ora sembra essere estremamente talentuoso anche quando si alza in piedi per fare discorsi. Quest'ultima campagna che sta facendo per i neri è meravigliosa – ha continuato l'ex boss della F1 -. Sta facendo un ottimo lavoro ed è gente del genere, facilmente riconoscibile, che la gente ascolta".

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Quando però a Bernie Ecclestone viene chiesto cosa potrà fare di tangibile la commissione creata dal connazionale, colui che ha retto la Formula 1 per 40 anni prima di lasciarla nelle mani di Liberty Media ha risposto, come spesso gli accade, in modo non banale suscitando diverse polemiche: "Non credo che farà nulla di male o di buono per la Formula 1. Farà solo riflettere le persone, e forse è la cosa più importante. Penso che sia lo stesso per tutti. Le persone dovrebbero riflettere un po' e pensare: ‘Beh, che diavolo. Qualcuno potrebbe pensare le stesse cose sui bianchi'. Ma anche i neri dovrebbero pensare lo stesso per i bianchi. In molti casi, infatti, i neri sono più razzisti di quanto lo siano i bianchi".

Una frase forte quella rilasciata da Bernie Ecclestone che, nel momento in cui gli è stata fatta notare, ha specificato: "La mentalità non si cambia ‘facilmente'. Penso che l'uguaglianza si debba insegnare insegnare a scuola. Così crescono senza dover pensare a queste cose – e riferendosi alle violente rivolte seguite all'assassinio di George Floyd ha concluso – . Credo che sia stupido abbattere tutte queste statue. Avrebbero dovuto lasciarle lì, portare i bambini delle scuole a guardarle e spiegare loro perché sono lì, cosa ha fatto quella gente e quanto era sbagliato quello che hanno fatto."

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