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“Domani annuncio che smetto”: così Valentino Rossi ha sorpreso mamma Stefania

La mamma di Valentino Rossi, Stefania Palma, alla vigilia del GP di Valencia ultima gara in MotoGP ha rivissuto la carriera del Dottore, partendo dalla fine.
A cura di Marco Beltrami
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Tutti in piedi per Valentino Rossi. Sportivi, appassionati e tifosi rendono omaggio al pilota italiano pronto a dire addio alle corse con il GP Valencia. Si fa fatica a pensare ad una MotoGP senza il classe 1979 di Tavullia, capace di scrivere in pista e fuori pagine memorabili. Chi lo conosce bene, sa che questa decisione è stata presa con serenità, con la consapevolezza di chi sa di avere dato tutto ed è pronto per ricevere l'ennesima ovazione, la più grande di tutte. Basta chiedere a mamma Stefania, che ha raccontato a Corriere.it il momento in cui Valentino le ha annunciato la volontà di smettere, parlando anche di come il pilota non abbia mai metabolizzato la scomparsa dell'amico Marco Simoncelli.

Stefania Palma, che lavora presso il Comune di Tavullia come geometra dell'Ufficio tecnico, è rimasta spiazzata dalla decisione di Valentino, comunicata con quella semplicità che da sempre ha contraddistinto il campione: "Ricordo perfettamente il momento, avevamo appena finito di pranzare, a casa. Mi ha guardata e ha detto: domani annuncio che smetto. Sono rimasta senza parole, anche se avevo una risposta pronta. Ho solo detto: ah. Nient’altro. Me lo aspettavo, era un’idea che viveva dentro di lui".

Non se l'è sentita di volare a Valencia, mamma Stefania, già travolta dalle emozioni, lei che nonostante gli anni vede ancora Valentino come un bambino: "Ormai Valentino porta i segni della sua età nel viso, ma il mio istinto è rimasto quello di una mamma. Mi trattengo perché è adulto, anche se adulto non riesco ancora a vederlo". È questo però d'altronde il momento di riavvolgere il filo dei ricordi, e di rivivere tutta la carriera del figlio, nato per la moto: "Il momento in cui mi accorsi che Valentino era diventato un campione. Fu quando vinse il titolo nel 2001, ero presente, in Australia. Sin lì, ero convinta si trattasse di una cosa meno importante, ma sì, la velocità, le corse… succede a tanti ragazzi. Invece, vederlo da vicino, in gara, fu una rivelazione. Pensai, per la prima volta: mamma mia Valentino com’è bravo".

Da quelle pagelle scolastiche qualche volta mal digerite ("Ma come, uno come Valentino, brillante, entusiasta, pronto in tutto, mi prende sufficiente?"), ai rapporti buoni con il papà di Valentino Graziano che gli ha trasmesso la passione per la moto ("Vedendoli correre entrambi, la tensione è aumentata"), fino alla soddisfazione di rendersi conto della maturazione del "dottore", razionale al momento giusto: "Talmente razionale da trovare una soluzione di fronte ad ogni nodo. Riflette, pensa cosa fare. Ha imparato a guardarsi dentro. Ragiona, chiede consiglio, poi decide. E non sbaglia. Penso sia una persona capace di prepararsi per essere pronto ad affrontare ciò che ha di fronte".

È cresciuto tanto Valentino, e nella sua carriera ha dovuto fare i conti anche momento difficili, come quello relativo alla morte di Simoncelli. Una tragedia che o ha segnato profondamente: "È un tema difficile, un fatto tragico. Credo che una cosa così grave non fosse mai comparsa nei suoi pensieri. Marco, ciò che accadde… sono immagini e sentimenti chiusi nel suo cuore. Qualcosa che, a differenza di un problema, non può risolvere. Penso che Valentino sia stato costretto ad accettarlo e a tenerlo dentro di sé". Adesso però è il momento di pensare alle cose belle, e alla prossima paternità, una nuova splendida avventura per Rossi: "Sogno questa bambina in arrivo, sento che avrà un bellissimo rapporto con il suo babbo. Pronto ad adeguarsi a ciò che una figlia porterà nella sua vita".

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