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Coronavirus in McLaren F1, FIA e Liberty Media: “Valutiamo i prossimi passi”

Il Circus della Formula 1 prende tempo dopo la positività al Covid-19 di un membro della scuderia di Woking che si trovava all’Albert Park Circuit di Melbourne dove ormai è sempre più in dubbio il regolare svolgimento del GP d’Australia 2020: “Ci stiamo coordinando con le autorità competenti: la nostra priorità è la sicurezza dei tifosi, dei team e di tutto il personale in gara”.
A cura di Valeria Aiello
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FIA e Liberty Media prendono tempo quando il tempo è ormai terminato. La notizia della positività al Covid-19 di un membro del team McLaren che da ieri era in isolamento in un hotel di Melbourne dopo aver manifestato i sintomi associati al contagio da Coronavirus è arrivata direttamente dalla McLaren. La scuderia di Woking ha informato che la squadra è attualmente in isolamento, compresi i piloti Carlos Sainz e Lando Norris. “Il team – si legge nella nota – si era preparato a questa eventualità e ha messo in atto un supporto continuo per il suo personale che adesso è in quarantena. Il team sta inoltre collaborando con le autorità locali competenti per favorire le loro indagini e analisi”.

F1 e Fia: "Valutiamo i prossimi passi"

In seguito alla notizia, la Federazione Internazionale dell’Automobilismo (FIA) e l’organizzazione del campionato, Liberty Media, hanno diffuso un breve comunicato: “La Formula 1 e la FIA si stanno coordinando con tutte le autorità competenti sui prossimi passi. La nostra priorità è la sicurezza dei tifosi, dei team e di tutto il personale in gara” si legge nella dichiarazione pubblicata sui canali social della F1 dove non mancano le reazioni di tifosi e appassionati, sconcertati dal fatto che solo ora venga valutata la gravità della situazione. La richiesta unanime è quella di cancellare il GP.

Team principal in riunione per decidere sul da farsi

Nel frattempo anche i team principal di Mercedes, Ferrari, Red Bull, Renault, Alpha Tauri, Racing Point, Alfa Romeo, Haas e Williams corrono ai ripari, indicendo una riunione per decidere sul da farsi. La sensazione è che il Gran Premio d'Australia non verrà disputato ma, con molta probabilità, si andrà verso la cancellazione anche del GP del Bahrain nonostante l'evento sul circuito di Sakir in programma il 22 marzo sia previsto a porte chiuse. La decisione potrebbe coinvolgere anche il terzo appuntamento del calendario iridato, il GP del Vietnam del 5 aprile. Questo farebbe slittare la partenza del campionato al GP di Olanda del 3 maggio.

Hamilton accusa la Formula 1

Il Coronavirus, ha voluto sottolineare anche Lewis Hamilton nella conferenza stampa pre-evento, è un problema globale. “È quasi uno shock essere seduti in una conferenza stampa e che ci siano così tanti tifosi in pista. Il mondo intero sta rispondendo all’emergenza, forse troppo tardi, la Nba è stata già sospesa, Trump ha bloccato i voli dall'Europa, ma la Formula 1 va ancora avanti…”. Nella giornata di ieri l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito quella di Covid-19 (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale dall'Italia e dal mondo) è una pandemia, confidando nella rapida risposta dei Paesi dove il problema non è ancora emerso nella sua gravità Ad oggi, 12 marzo, sono 120mila i casi accertati nel mondo con 4.292 morti. L’Australia ha vietato l’ingresso ai viaggiatori in arrivo da Cina, Corea del Sud, Iran e Italia mentre i residenti australiani che vorranno tornare in patria dovranno rispettare un periodo di 14 giorni di quarantena.

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