Coronavirus, il Mugello si candida per sostituire il GP di Cina in Formula1
La pandemia da Coronavirus in Cina ha bloccato ogni attività e così anche il mondo dello sport è finito nella ‘quarantena' imposta dalle autorità per circoscrivere il prima possibile la diffusione del contagio. Ferme tutte le manifestazioni fino a data da destinarsi ed è per questo che in Formula1 si osserva con attenzione e un minimo di apprensione, l'evoluzione della situazione. Perché il prossimo 19 aprile è già stabilito che a Shanghai, che ospita il Gran Premio nel palinsesto del Circuito mondiale di F1, non si correrà.
La conferma dal sindaco Ignesti
In un primo momento si è studiato un immediato piano alternativo, con una possibile data di recupero ma alla fine si stanno vagliando anche altre strade come la sostituzione del Gp. Tra le diverse ipotesi si è fatta avanti anche quella di far gareggiare la Formula 1 al Mugello che si è proposto come soluzione al problema. Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Sportiva‘, Federico Ignesti, sindaco del comune di Scarperia e San Piero ha confermato la candidatura ufficiale, perché la pista rispecchia tutti i rigidi standard imposti dall'organizzazione internazionale e con il 1° marzo ci sarà anche la richiesta formale: "Faremo proposta scritta".
Obiettivo finale: ritornare nel calendario della F1
L'intento è quello di rientrare nel circuito internazionale di Formula 1 permettendo così all'Italia di poter ospitare due Gran Premi di Formula 1. Un intento che al Mugello stanno cullando da diverso tempo perché l'obiettivo principale è restituire il circuito che ha visto imprese epiche (da Schumacher a Raikkonen) al panorama internazionale della Formula 1. Sono stati già compiuti diversi interventi che permettano al Mugello di superare nuovi test e verifiche che ne ammettano l'inserimento in calendario. Il rinvio del GP di Shanghai è solamente la più importante occasione per abbreviare i tempi e predisporre una richiesta formale.