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Bagnaia insinua sospetti dopo il disastroso GP Austria: “È tutto l’anno che succedono cose strane”

Pecco Bagnaia sprofonda all’ottavo posto nel GP d’Austria e insinua sospetti sulle difficoltà Ducati: “È tutto l’anno che succedono cose strane”.
A cura di Michele Mazzeo
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La domenica austriaca consegna a Marc Marquez la prima vittoria della carriera al Red Bull Ring. Lo spagnolo, con una corsa da fine stratega, centra la sesta affermazione consecutiva, la nona in stagione, consolidando una leadership in classifica ormai intaccabile, mentre nel box di fianco, il compagno di squadra Pecco Bagnaia prosegue il periodo nero, che dura ormai da inizio anno.

Alle sue spalle nella gara del GP d'Austria della MotoGP 2025 si prende la scena Fermin Aldeguer, 20 anni, che con una rimonta da applausi conquista un secondo posto che vale come una candidatura per il futuro della Ducati.  A ribadirlo è stato lo stesso il direttore generale della squadra corse della casa di Borgo Panigale, Gigi Dall'Igna: "Ha fatto una gara incredibile, senza errori, su una pista complicata. Sta crescendo in maniera esponenziale: sarà il futuro di Ducati".

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Bagnaia sprofonda e insinua sospetti

All'opposto la gara di Pecco Bagnaia, arrivata dopo il problema non ancora identificato che lo ha costretto al ritiro nella Sprint del sabato, trasforma in un incubo il suo intero weekend. Dopo tre successi consecutivi sul tracciato austriaco, il piemontese chiude soltanto ottavo, lontanissimo dai migliori e incapace di difendersi anche nel duello con Marquez prima di sprofondare poi fino ai margini della top-10. A pesare un problema che il pilota Ducati ammette di non riuscire a spiegare: "Mi piacerebbe sapere cos'è successo anche oggi. È tutto l'anno che succedono cose strane che faccio fatica a capire. Qui sono sempre stato veloce, oggi invece lottavo per l'ottava posizione prendendo dodici secondi dal primo. È una situazione difficile da accettare".

Il 28enne torinese sottolinea il crollo rispetto al passato: "Andavo più piano dappertutto, rispetto anche ai miei tempi del 2024. Non posso entrare nei dettagli, ma il potenziale c'è sempre: per qualche motivo poi siamo vincolati. Questa è una pista che consuma molto il posteriore, negli anni scorsi gestivo bene la gomma dietro, oggi non ne sono più capace".

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Ducati divisa tra gioia e imbarazzo

Il contrasto è netto: da un lato l'entusiasmo per un Marc Marquez dominante anche su circuiti storicamente indigesti e la prestazione di Aldeguer, dall'altro l'imbarazzo per la crisi di quello che fino alla passata stagione è stato il pilota di punta. Anche Dall'Igna non ha nascosto la delusione: "Ogni gara che passa è un'occasione sprecata per migliorarsi. Pecco aveva fatto un bel weekend, ma oggi la gara è stata sottotono". Il bilancio del GP d'Austria è dunque dolce per la Ducati ma con quel retrogusto amaro: esaltazione per il dominatore della stagione e per quanto fatto vedere dal talento del futuro, ma  anche un pizzico di preoccupazione per il presente di Bagnaia, sempre più in difficoltà e ora costretto a inseguire risposte che, ben oltre la metà della stagione, ancora non si vedono.

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