Bagnaia rompe il silenzio sul documentario su Valentino Rossi e Marc Marquez a Sepang: “Ruoli distorti”

Il Gran Premio della Malesia 2015 resterà sempre nella storia della MotoGP per il celebre scontro tra Valentino Rossi e Marc Marquez, episodio che segnò un punto di svolta nel campionato e divise per sempre i tifosi. In occasione del decimo anniversario, la Dorna ha pubblicato un documentario di 26 minuti con filmati inediti e testimonianze di alcuni protagonisti. L'iniziativa, però, ha sollevato critiche, in primis da parte di Pecco Bagnaia.
Dopo la gara del GP della Malesia 2025 che lo ha visto ritirarsi a causa di una foratura, il pilota della Ducati ha infatti sottolineato la distanza tra le decisioni organizzative e la sensibilità dei piloti: "Per molti versi, i piloti hanno una sensibilità che chi prende certe decisioni non ha. L'idea di pubblicare il documentario, se così si può chiamare, sul 2015, a mio parere, non è stata una gran bella idea".

Al piemontese non sono piaciute né la narrazione degli eventi fatta dalla Dorna né la data scelta per la pubblicazione: "Alcuni ruoli sono stati dipinti in modo leggermente distorto; non voglio entrare nei dettagli, ma non era il caso, poi in una giornata come giovedì, dove ricorreva l'anniversario della morte di Simoncelli".

Bagnaia ha spiegato di aver rifiutato di partecipare al progetto: "Me l'hanno chiesto a inizio anno e ho risposto che non era il momento giusto per parlarne. Hanno incluso Dovizioso, che ha detto di non ricordare nulla, e anche Sasaki, poverino, che non c'entrava niente". Nonostante il rifiuto, nel documentario appaiono immagini di un giovanissimo Bagnaia nel box di Rossi, applaudire la manovra di Valentino su Marquez, una scelta che il torinese non comprende: "Non ho capito nemmeno la scena in cui hanno messo me".

La critica di Bagnaia nei confronti di Dorna non si è limitata solo al documentario. Durante il weekend di Sepang, il pilota ha espresso preoccupazione per la gestione del grave incidente avvenuto in Moto3, che ha coinvolto José Antonio Rueda e Noah Dettwiler (ancora ricoverato in terapia intensiva in condizioni stabili ma critiche): "Far correre dei piloti molto giovani per 10 giri in quelle condizioni… non è stata una decisione perfetta. Io non avrei fatto partire la gara".

Per Bagnaia, questi episodi evidenziano una mancanza di sensibilità da parte della direzione della MotoGP. La sua posizione unisce il rifiuto alla partecipazione nel documentario alla critica sulla gestione delle gare: non basta spettacolo e competitività, servono anche attenzione e buon senso verso piloti e tifosi.
Il tre volte campione del mondo ha chiuso il suo intervento parlando del ritiro per foratura, passato in secondo piano di fronte al suo messaggio: la MotoGP deve saper bilanciare velocità, spettacolo, sicurezza e soprattutto il rispetto per chi corre e per chi ama questo sport.