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Bianchi da record, argento nel chilometro lanciato agli Europei di ciclismo

L’azzurro infila la medaglia al collo fermando il cronometro su 1:00.089 e pedalando a una media di 59,911 kmh. Una prestazione straordinaria per il ciclista 21enne di Bolzano che in finale era arrivato con un tempo da record.
A cura di Maurizio De Santis
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Matteo Bianchi ha conquistato una bella medaglia d'argento agli Europei di ciclismo nel chilometro da fermo.
Matteo Bianchi ha conquistato una bella medaglia d'argento agli Europei di ciclismo nel chilometro da fermo.

Una medaglia d'argento straordinaria, perché tale è stata la prova di Matteo Bianchi nella specialità del chilometro da fermo. Gli Europei di ciclismo a Monaco di Baviera sono prodighi di soddisfazioni per l'Italia: dopo l'oro stupendo di Viviani è arrivato anche il piazzamento sul secondo gradino del podio per il corridore di Bolzano. A 21 anni ha già scritto un pezzo di storia, non solo per la vittoria ma per quanto fatto in qualificazione.

Come si può definire la sua prestazione? Il termine esatto è eccezionale. In mattinata aveva coperto la distanza scendendo sotto il minuto, diventando il primo di azzurro di sempre a segnare un tempo del genere (59″661) che, oltre all'accesso in finale, gli è valso anche il record nazionale. Per Bianchi è stato un ottimo antipasto, l'abbuffata vera e propria sarebbe arrivata qualche ora più tardi, nell'atto conclusivo.

L'azzurro infila la medaglia al collo fermando il cronometro su 1:00.089 e pedalando a una media di 59,911 kmh, quanto basta per tenere il fiato sul collo del francese Melvin Landerneau che lo ha preceduto d'un soffio, in un vantaggio risicato di 114 millesimi (59.975). A completare il podio è stato il tedesco Maximilian Dornbach (staccato di 250 millesimi). Poi hanno chiuso alle spalle lo spagnolo Alejandro Martinez Chorro ed il danese Rasmus Pedersen.

L'azzurro aveva già scritto la storia segnando in qualificazione un tempo record.
L'azzurro aveva già scritto la storia segnando in qualificazione un tempo record.

Soddisfazione e ambizione, nella parole di Bianchi c'è tutto, compresa quella umiltà che lo spinge ad alzare l'asticella dei sacrifici per migliorarsi sempre. "Sono molto contento per avere ottenuto questo risultato – ha ammesso subito dopo la gara -. Da parte mia non c'è alcun rimpianto perché Landerneau si è dimostrato più veloce di me sia in qualificazione sia in finale".

Va benissimo così, dice. E ha ragione. L'argento a Monaco di Baviera è un punto di partenza. La nuova sfida è già segnata in calendario assieme alla data da tenere a mente. "Stiamo lavorando da un anno con Ivan Quaranta e sono contento di questo. Il prossimo appuntamento sono i mondiali di ottobre in Francia, dove sfideremo ancora una volta i migliori".

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