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Arrivo mai visto nel ciclismo, Pogacar si gioca la vittoria alla morra cinese… e perde!

Scene mai viste all’arrivo della quarta tappa del Giro di Slovenia: niente volata tra Tadej Pogacar e Rafal Majka, ma un colpo secco di morra cinese. E la carta ha battuto il sasso…
A cura di Paolo Fiorenza
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Il ciclismo ci ha abituato in passato ad arrivi decisi senza disputare la volata tra i due contendenti in fuga, ma in genere si trattava di un patto che premiava con la vittoria di tappa chi non aveva chance di classifica, mentre l'altro corridore si prendeva la graduatoria generale. La storia dei grandi giri ne ha viste di situazioni così, in cui i primi due posti erano ‘prestabiliti' da una sorta di codice d'onore. Ma quello che è andato in scena oggi nella quarta e penultima tappa del Giro di Slovenia davvero non si era mai visto.

All'ultimo chilometro si sono presentati da soli – dopo aver fatto il vuoto in salita – Tadej Pogacar e Rafal Majka, entrambi alfieri della UAE Team Emirates, squadra dominatrice della competizione con i primi due posti già saldamente nelle mani dei due ciclisti. A quel punto il campione sloveno due volte vincitore del Tour de France e lo scalatore polacco hanno deciso che non ci sarebbe stata la volata: il vincitore di tappa sarebbe stato deciso alla morra cinese.

Già, proprio il gioco che tutti noi abbiamo fatto da bambini – e che peraltro si gioca anche a livello professionistico – e che prevede di fare con la mano il gesto del sasso, della carta o delle forbici. Il patto tra i due compagni di squadra prevedeva un singolo colpo, che è stato immortalato dalle telecamere: ad avere la meglio è stato Majka, che con la sua mano aperta a mimare un foglio di carta ha battuto il pugno chiuso a mo' di sasso di Pogacar. I due hanno dunque superato la linea del traguardo in parata, col polacco primo e lo sloveno appena dietro di lui.

Pogacar peraltro mantiene il comando della classifica generale sul compagno del Team Emirates alla vigilia dell'ultima tappa del Giro di Slovenia, con un vantaggio di 3 secondi. Al terzo posto lo sloveno Domen Novak a quasi 2 minuti, insidiato a 10 secondi dall'italiano Vincenzo Albanese.

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