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Zidane alla Juve, sogno proibito di Agnelli: dai contatti nel 2019 ai dubbi di Zizou sul futuro

Zinedine Zidane alla Juventus. Un’ipotesi che i tifosi bianconeri si augurano, almeno per la grande maggioranza visti i risultati sportivi deludenti e il mancato feeling con Maurizio Sarri, esonerato. Con il tecnico del Real Madrid i contatti si erano già presi nel 2019, prima dell’arrivo dello stesso Sarri. Ma oggi come allora, Florentino Perez farà muro contro muro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Zinedine Zidane prossimo allenatore della Juventus, salutando Maurizio Sarri e chiudendo dopo 12 mesi un ciclo che non ha portato i frutti sperati. E' una ipotesi che è divenuta realtà nelle ultime ore post eliminazione Champions League e chi si era già insinuata nella mente di tanti tifosi bianconeri delusi dalla eliminazione ad opera del Lione agli ottavi di finale, malgrado una buona prova e la vittoria sui francesi grazie alla doppietta del solito Cristiano Ronaldo.

La sensazione era che in casa Juventus qualcosa dovesse per forze di cose cambiare: uno scudetto (il nono consecutivo, il 36° in totale) arrivato più per inerzia e i passi falsi avversari che per una dichiarata supremazia in campo come nelle passate stagioni; la Coppa Italia persa in finale contro il Napoli nel primo appuntamento post Covid; la Supercoppa Italiana scivolata tra le dita ad opera della Lazio; il flop europeo agli ottavi di Champions League. Troppo per pensare che questa stagione, al di là delle dichiarazioni di rito, fosse da considerarsi positiva per la dirigenza juventina abituata a primeggiare fino alla fine a testa alta.

Così, anche seguendo le dichiarazioni del presidente Agnelli e analizzando le parole di Zidane, mestamente uscito dalla Coppa per opera del City di Guardiola, il classico 1+1 = 2 è presto fatto, soprattutto nella testa dei tifosi bianconeri che con l'ex Chelsea e Napoli  non hanno mai flirtato fino in fondo. "Vedremo cosa succederà adesso per la prossima stagione. E' giunto il momento di riposare adesso da allenatore del Real Madrid. Non so se succederà qualcosa ma non voglio pensare a niente, sono ancora del Real". Le parole di Zizou aprono dunque, scenari particolari perché dovesse partire la carica bianconera si andrebbe al muro contro muro con Florentino Perez.

Il ‘muro' di Florentino: Zidane non si tocca

Zidane alla Juventus è una ipotesi che certamente non disturberebbe l'ex 10 della Francia, visti i suoi trascorsi in bianconero, il feeling mai cessato con la tifoseria, i buoni rapporti con la dirigenza e un passato di trionfi e successi. Eppure è una strada delicata e difficile da percorrere senza incappare in qualche posto di blocco, imposto dal patron del Real che non ha alcuna intenzione di lasciarsi scappare così facilmente il tecnico della ‘decima' e tra i più vincenti allenatori di sempre. Con Zizou, però, la Juve ha un discorso aperto che risale ancor prima della scelta di Sarri.

I contatti nel 2019, poi Sarri

All'addio di Max Allegri che decise di prendersi un anno sabbatico, nelle scelte di Andrea Agnelli, in prima fila c'erano due nomi in particolare: Pep Guardiola e Zinedine Zidane. Nessuno lo nasconde, così come nessuno cela il fatto che la scelta di Sarri sia arrivata davanti all'impossibilità di concretizzare una delle due alternative e in dirigenza non tutti erano egualmente convinti del tecnico. I recenti risvolti sportivi stanno dando conferma che qualcosa, oggettivamente, non abbia funzionato e che sia venuto il momento di ritornare sulla vecchia strada. Ma così come fece (e farà) il City anche il Real si porrà di traverso: Zidane non si tocca, dice Florentino. Ma la Juventus è pronta ad affondare ancora il colpo.

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