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Mondiale per club 2025

Zhou ha una reazione furiosa col medico di Auckland al Mondiale per Club: non vuole uscire

Il calciatore prende una dura pallonata alla testa ma si rifiuta di essere sostituito. Urla e spinge il dottore: “Sto bene! Sto bene!”. Esplode di rabbia, se la prende anche con l’arbitro.
A cura di Maurizio De Santis
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"Sto bene! Ti ho detto che sto bene!". Zhou è una furia, ce l'ha con il medico della sua squadra, Auckland, che lo invita a uscire dal campo dopo un colpo preso alla testa. Non vuole essere sostituito, vuole continuare a giocare la partita del Mondiale per Club con il Benfica (successivamente sospesa a causa del maltempo). E ha una reazione furiosa: urla, spinge, si dimena, fa di tutto perché cambino idea. Viene invitato alla calma ma è peggio. "Sto bene!", continua a gridare a mani giunte, quasi implorando perché lo staff non sente ragioni: a scopo precauzionale, è stato deciso che debba abbandonare il campo.

Le urla di Zhou, contesta la sostituzione: "Sto bene!"

L'episodio è avvenuto verso la fine del primo tempo, quando il risultato era ancora sullo 0-0 (Di Maria segnerà nel recupero il momentaneo vantaggio). Zhou prende una brutta pallonata al capo, è subito soccorso. Passa qualche minuto ma dalla panchina hanno già valutato qual è la cosa più giusta da fare: effettuare un cambio per il suo bene, a causa delle conseguenze per il trauma da impatto. Né l'allenatore né i suoi collaboratori intendono correre rischi e, per tutelare la sua salute, segnalano al direttore di gara che sono pronti alla sostituzione. Zhou è fuori di sé. Non c'è verso di calmarlo. Esplode, protesta.

Nemmeno l'intervento dell'arbitro riesce a sedarlo tanto da inscenare quel comportamento clamoroso. Il fischietto ha fatto quel che doveva come richiesto dal protocollo Fifa: allertare lo staff medico della squadra e lasciare al responsabile l'ultima parola nell'ipotesi di commozione cerebrale. È una forma accurata di cautela e prevenzione rispetto al pericolo di lasciare in campo il calciatore che potrebbe aver subito un infortunio più grave del previsto e di quanto si possa valutare al momento.

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Lo staff medico è risoluto: la sua partita è finita

Lo staff medico non si lascia né impressionare né commuovere dall'atteggiamento di Zhou. La sua partita è finita, inutile lasciarsi prendere dalla rabbia o rifiutare il cambio. Il calciatore non lo accetta, cammina avanti e indietro con passo nervoso. Sembra andar via dal rettangolo verde poi torna indietro e grida ancora una volta: "Sto bene! Sto bene!".

Il suo allenatore, Paul Posa, ha assistito alla scena dalla panchina, ancora incredulo per la reazione del giocatore. Anche i tifosi presenti sono rimasti sbalorditi dal suo comportamento, le inquadrature proposte dalla tv (DAZN) hanno mostrato l'espressione incredula degli spettatori. Il maxi recupero sarà la naturale conseguenza del tempo perso in quei momenti.

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