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Scontri tra tifosi di Napoli e Roma, chiusa l’A1: “Incappucciati, avevano bastoni”. C’è un ferito

I tifosi di Napoli e Roma si sono affrontati lungo l’Autostrada del Sole, tra Monte San Savino e Arezzo, all’altezza dell’autogrill Badia al pino, lo stesso dove nel 2007 morì il tifoso laziale Gabriele Sandri. L’intervento della Polstrada ha portato alla chiusura dell’arteria, con gravi ripercussioni sul traffico. Un ferito romanista è stato portato in ospedale.
A cura di Paolo Fiorenza
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La domenica calcistica comincia come peggio non potrebbe e non per quanto accaduto sui campi di gioco: in mattinata si sono infatti verificati scontri tra tifosi del Napoli e della Roma che si sono incrociati lungo l'Autostrada del Sole, tra Monte San Savino e Arezzo, mentre si dirigevano verso le destinazioni delle rispettive trasferte. Al momento si segnala un ferito tra i sostenitori giallorossi, portato all'ospedale di Arezzo. In corso l'identificazione di romanisti e napoletani da parte della polizia.

I sostenitori azzurri erano diretti a Genova, dove alle 18 la squadra di Spalletti sarà impegnata contro la Sampdoria, mentre i romanisti si stavano recando a Milano per assistere alla sfida contro i rossoneri delle 20:45. Il tutto è avvenuto all'altezza dell'autogrill Badia al pino, lo stesso dove nel 2007 morì il tifoso laziale Gabriele Sandri: l'area di servizio in questione era stata precedentemente chiusa, assieme a quella di Arno e Montepulciano, proprio in previsione di possibili problematiche di questo tipo, poi puntualmente verificatesi.

L'incontro tra le due tifoserie, tra le quali da molti anni non corre buon sangue (basti ricordare la morte del tifoso del Napoli Ciro Esposito nel 2014, per la quale è stato condannato l'ultrà giallorosso De Santis), è stato la miccia che ha innescato gli incidenti, che sono stati di tale gravità da costringere a chiudere la corsia nord dell'Autosole, stesso destino che è toccato poi anche alla corsia sud.

All'innescarsi degli scontri, le richieste d'intervento hanno portato all'arrivo immediato delle pattuglie della polizia stradale della sezione di Battifolle, che ha confermato a Fanpage.it quanto accaduto, spiegando che ulteriori informazioni sulla viabilità saranno diffuse nelle prossime ore. Il caos generatosi ha portato come prima conseguenza a chiudere prima l'una e poi l'altra delle due direzioni dell'A1, con pesanti ripercussioni sul traffico, molto intenso in questo tratto dell'arteria che attraversa tutta l'Italia. Successivamente, dopo le 14, la situazione si è via via normalizzata, con la riapertura di entrambe le direzioni dell'Autosole.

Coda lunghissima anche nella direzione opposta a quella dell'Autosole che è stata inizialmente chiusa al traffico
Coda lunghissima anche nella direzione opposta a quella dell'Autosole che è stata inizialmente chiusa al traffico

Una testimone raggiunta da Repubblica, Valeria Bellucci, ha descritto uno scenario di guerra, più che di calcio. E del resto parlare di tifosi e sport davvero non ha nessun senso: "I tifosi sono scesi dalle macchine, erano in mezzo all'autostrada, tutti incappucciati e vestiti di scuro – ha raccontato la donna – Avevano bastoni e lanciavano petardi e fumogeni verso l'area di servizio. Siamo riusciti a superarli e siamo scappati. Io e mio marito stavamo tornando dalla settimana bianca, in macchina ci sono anche i nostri figli, due bambini piccoli. Avevamo paura che ci arrivasse qualcosa addosso e siamo andati via il più velocemente possibile".

Gli incidenti hanno provocato immediate reazioni a livello politico, col tweet del vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini: "Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio".

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