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Verso Bosnia-Italia, Alberico Evani: “E’ un gruppo destinato a fare grandi cose”

Alberico Evani, secondo di Roberto Mancini ancora out per Covid, ha presentato la partita di mercoledì sera contro la Bosnia, trampolino di lancio per gli azzurri: “Mi affido al senso di responsabilità nei confronti di un progetto appena iniziato e verso un ct che ha saputo ricreare un gruppo unito e di prospettiva”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia si gioca una chance importante mercoledì sera contro la Bosnia a Sarajevo per l'ultimo turno di Nations League. Una fetta di credibilità perché dovrà dimostrare di non prendere sotto gamba la partita e sottovalutare un impegno in cui si ha solamente tuto da perdere. Per accedere alle Final Four serve una vittoria ma basterebbe anche un pareggio. Vietato, però, fare calcoli e Alberico Evani, secondo di Mancini per un'altra sera al centro della panchina azzurra, alza l'asticella delle aspettative alla vigilia della gara.

La corda toccata da Evani è quella della responsabilità: nei confronti del progetto che si sta creando e nei confronti di un tecnico che, assente, merita il rispetto di tutti per ciò che ha costruito in questi mesi dalle ceneri di un'Italia che ancora pagava lo scotto della Caporetto contro la Svezia: "E' stato in grado di far ritrovare lo spirito giusto. Mancini è capace di trasmettere sicurezza, ha concetti di gioco propositivi che piacciono ai giocatori. È riuscito a formare un grandissimo gruppo anche con lo staff, non solo quello tecnico. Tutti remano dalla stessa parte, convocando anche giocatori che non se l'aspettavano, facendoli sentire importanti".

Altro aspetto, la responsabilità verso se stessi: il cammino fin qui compiuto è da applausi ma basterebbero 90 minuti giocati male per compromettere il tutto. Dunque, il nemico dal quale difendersi è certamente il rischio di appagamento, ciò che Evani pretende di non vedere domani sera: "Per arrivare al livello delle migliori serve fare sempre dei passi in avanti.  La fiducia che c'è attorno questi ragazzi ci fa ben sperare, la convinzione anche: vogliamo confrontarci coni migliori, puntare in alto. Si deve capire che siamo solamente all'inizio di un cammino destinato a grandi cose".

Come giocherà l'Italia contro la Bosnia?

Poi, il pensiero sui singoli perché alla fine conta chi scenderà in campo e come si preparerà la partita: "E' innegabile che ci siano ancora problemi" ammette Evani che deve fare i conti ogni giorno con infortuni e forfait. "Stiamo valutando tutti, nessuno escluso. Non prevedo grandi cambiamenti rispetto a Reggio Emilia, anche perchè le soluzioni in un paio di giorni di distanza non sono molte".

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