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Urla lancinanti in sala stampa, video inquietante: “L’allenatore ha aggredito un dirigente disabile”

Caos dopo Real Ávila–Coruxo: audio inquietante, accuse di violenta aggressione e versioni opposte dei due club.
A cura di Marco Beltrami
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Le indagini delle autorità competenti scioglieranno i dubbi definitivi su quanto accaduto dopo Real Ávila e Coruxo FC. Una cosa però è certa: il video, o meglio l'audio, della conferenza stampa dell'allenatore Marc García Puig è inquietante. Una presunta aggressione fisica a un addetto stampa disabile, urla lancinanti e parapiglia. Come è andata a finire? Da una parte l'indignazione del Coruxo, dall'altra la smentita del Real, che ha negato ogni episodio di violenza del suo tecnico.

Scintille in conferenza tra l'allenatore e un dirigente disabile

C'è un video che documenta i fatti, seppur a metà. Nella prima parte del filmato si può vedere García Puig sbottare contro l'addetto stampa avversario, per la polemica sulla data fissata per il match: "La Federazione non decide le partite. Tu lavori nel giornalismo, amico, non diffondere informazioni false, questo è importante. Ognuno ha la propria opinione e tu sei un giornalista e io un allenatore, questa è la differenza".

Le versioni contrastanti dei due club

Il tecnico si è allontanato dalla sua posizione, con le telecamere che hanno continuato a inquadrare quella zona. In sottofondo si inizia a sentire un gran trambusto, accompagnato da insulti pesanti: "Vaffan…o, non insultarmi". Poi un tonfo e le urla terrorizzate di una persona. Secondo la denuncia della società galiziana, l'allenatore avrebbe aggredito il dirigente del Coruxo FC. I galiziani hanno invece subito condannato la presunta violenza, precisando l'intervento delle autorità competenti e della polizia.

Da parte sua, il Real Ávila ha voluto "chiarire pubblicamente" le informazioni che circolavano in quel momento, secondo cui il proprio allenatore "aveva aggredito un dirigente della squadra avversaria". In questa linea, ha sostenuto che le accuse sono "completamente false e infondate". Inoltre, ha sottolineato che diversi testimoni oculari hanno confermato che "la situazione descritta non si è mai verificata, confutando così categoricamente le affermazioni fatte". La vicenda potrebbe chiudersi in tribunale.

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