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Il problema che ha messo a rischio la carriera di Bernardeschi: “Non sapevano quanto fosse grave”

La carriera di Bernardeschi poteva concludersi a 16 anni a causa di un’ipertrofia ventricolare: “Una dieta e la famiglia mi hanno salvato”. Il racconto a DAZN.
A cura di Vito Lamorte
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Ci sono sliding doors nella vita di tutti, ogni giorno. Federico Bernardeschi è diventato un uomo importante, se non fondamentale, nella Juventus dopo quattro stagioni altalenanti ma l'autostima della vittoria a EURO 2020 e il ritorno sulla panchina di Massimiliano Allegri hanno permesso al calciatore toscano di ritagliarsi un ruolo da attore principale, e non da comparsa. Il bilancio di metà stagione è di 19 presenze con una rete e sei assist in 1.211 minuti.

Il giocatore bianconero intervistato per DAZN da Diletta Leotta si è lasciato andare a racconti più intimi e si è soffermato anche su un problema che poteva costargli la carriera da piccolo: "A 16 anni mi fermarono per un problema al cuore e mi dissero che non potevo più giocare a calcio. Per sei mesi non ho potuto fare attività fisica. Tutto questo mi ha fatto capire quanto amassi il calcio e che avrei fatto di tutto per diventare un giocatore professionista".

Il calciatore di Carrara ha scoperto, nel corso di un esame dopo aver firmato per la Fiorentina, di avere un'ipertrofia del ventricolo sinistro: "Appena arrivato alla Fiorentina, durante un controllo di routine, mi hanno detto che qualcosa non andava e hanno scoperto che il mio cuore era più grande di quanto dovesse essere. Non sapevano quanto potesse essere grave e avrei potuto continuare a giocare. Sono stati mesi brutti e difficili, ma per fortuna, grazie a una dieta specifica e a un farmaco tutto si è risolto". Bernardeschi aveva il ventricolo sinistro più grosso di 8 millimetri rispetto a quello destro: un problema non insolito per uno sportivo e curabile attraverso farmaci specifici e anche una dieta iposodica.

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Nell’estate 2017 era arrivato dalla Fiorentina per 40 milioni più cinque di bonus ma non tutti hanno condiviso quell'investimento e in merito alle difficoltà che ha avuto alla Juventus il jolly offensivo bianconero si è espresso così: “Ho passato momenti difficili alla Juve. Non rimpiango nulla, mi sono serviti tantissimo e mi hanno fatto crescere. La mia carriera è sempre stata in progressione, quindi è logico che prima o dopo arrivi un momento di flessione. Da quei momenti devi capire i tuoi errori e risalire”.

Infine un momento intenso e di grande emozione in merito alle vittorie del 2021 con la Nazionale e la Vecchia Signora: “È stato un anno meraviglioso. Non mi posso lamentare, ho vinto due trofei con la Juventus e gli Europei con la Nazionale. È nata mia figlia, mi sono sposato con mia moglie e abbiamo comprato casa. Nonostante questo, ho avuto tante difficoltà, è stato l’anno dell’equilibrio. Ho chiuso un cerchio del mio viaggio e ora se ne apre un altro che sarà pazzesco”.

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