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Un mancato saluto mai dimenticato: così nasce la “non relazione” tra Messi e Pochettino

Lionel Messi e Mauricio Pochettino non hanno mai davvero avuto una relazione idilliaca. Nonostante provengano entrambi dalla stessa regione dell’interno dell’Argentina i due santafesini hanno già dimostrato di non andare d’accordissimo. E il malcontento di Messi palesato domenica ricorda un episodio del 2015 con Luis Enrique.
A cura di Antonio Moschella
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Le bizze dei campioni del calcio sono come quelle delle stelle del rock. Spesso risultano incomprensibili, puerili e irritanti. E anche Lionel Messi, per molti il più forte di tutti, non fa eccezione a questa tendenza. Se per un calciatore di 34 anni che ha vinto tutto ci può stare di partire dalla panchina, venire sostituito a un quarto d'ora dalla fine e senza la vittoria acquisita viene considerato quasi come un oltraggio. Questo avrà dovuto pensare il numero 30 del Paris Saint Germain, che nella nottata di domenica ha praticamente snobbato il suo allenatore Mauricio Pochettino al momento di essere stato sostituito per Achraf Hakimi. Il trionfo ottenuto dal PSG grazie a un gol in extremis di Mauro Icardi non ha minimamente smorzato i toni della polemica ingranditi da varie immagini che ritraevano un Messi incupito e contrariato.

Nessun fenomeno ama essere invitato a uscire dal campo, specialmente se il risultato non è stato acquisito. Il caso di Messi, tuttavia, è un fedele ritratto di come il problema non sia solamente relativo al malcontento di non essere riuscito a incidere con la sua nuova maglia quanto soprattutto della poca compatibilità con il suo allenatore. La ‘non' relazione tra la Pulce e Pochettino viene da lontano e smentisce le ipotesi di una presunta buona convivenza tra due persone provenienti dallo stesso humus umano e calcistico, quello della provincia di Santa Fe. Più specialmente quello del Newell's Old Boys, squadra del cuore di entrambi nella quale Messi ha giocato fino ai 12 anni – prima di passare al Barcellona – e nella quale Pochettino si è formato da adolescente per poi diventarne idolo con Marcelo Bielsa in panchina. Il rapporto cordiale ma non troppo ha origine in un Espanyol-Barcellona del 16 ottobre 2004, giorno del debutto ufficiale del fantasista mancino con la maglia blaugrana. In quell'occasione l'attuale tecnico giocava da difensore della seconda squadra di Barcellona e i due si salutarono appena.

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Le frizioni con Luis Enrique

I tanti anni in panchina all'Espanyol hanno certamente influito sulla formazione di un Pochettino che si è sempre dichiarato anti barcellonista, arrivando addirittura a dire che avrebbe preferito lavorare nel suo podere piuttosto che allenare i blaugrana. Mai visti condividere un asado o un mate nonostante vivessero nella stessa città, l'attuale tecnico e giocatore del PSG non hanno avuto praticamente rapporti fino alla telefonata con la quale Pochettino dava il benvenuto a Parigi al suo compaesano. La scintilla di domenica scorsa arrivata al momento del cambio nonostante il numero 30 si sentisse in condizioni di continuare è dunque figlia di una mancata connessione totale tra i due. E quanto accaduto ricorda un increscioso episodio avvenuto tra Messi e Luis Enrique al Barcellona durante la stagione 2014-15. Il 5 gennaio 2015, in occasione della trasferta a San Sebastián contro la Real Sociedad,  il tecnico asturiano decise di lasciare in panchina sia lui sia Neymar, rientrati tardi dalle vacanze di Natale. La sconfitta per 1-0 contro i baschi sollevò un polverone mediatico e mise in evidenza il conflitto tra Lucho e Leo, con quest'ultimo che aveva criticato non poco i suoi metodi di allenamento. In quell'occasione a intervenire da paciere fu Xavi, gran capitano e collante umano dello spogliatoio, il quale prese in mano la situazione convincendo i due litiganti a dimenticare le loro discrepanze per il bene della squadra. Esattamente cinque mesi dopo il Barça avrebbe vinto il suo secondo triplete di fila, a riprova del fatto che una convivenza tra due grandi ego era possibile.

Sebbene Pochettino non sia Luis Enrique o Pep Guardiola, con il quale Messi ebbe non pochi screzi, la situazione attuale ricorda quanto accaduto al Camp Nou. Resterà da vedere se la miccia di domenica provocherà solo un fuoco di paglia o finirà col generare un incendio importante al Parco dei Principi.

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