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Un giorno in Rover, un giorno in Ferrari: così Arthur ha violato il protocollo a Barcellona

Il giovane centrocampista azulgrana, Arthur, ha violato il protocollo medico-sanitario presentandosi agli allenamenti con due auto differenti. “Per raggiungere gli impianti sportivi da casa propria è necessario farlo utilizzando la propria auto, che deve essere sempre la stessa” si legge tra le regole concordate tra i club, la Liga e il Ministero della Salute. Probabile una multa da parte del Barcellona.
A cura di Alessio Pediglieri
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Se c'è un protocollo è perché lo si debba seguire in ogni sua indicazione, anche nei dettagli, anche se alcuni potrebbero apparire banali, insignificanti. Come l'obbligo di dover utilizzare sempre lo stesso mezzo per spostarsi per andare al entro sportivo o lasciarlo, riducendo al minimo i contatti con cose e persone. E  Arthur, giovane stella del Barcellona, non deve avere presumibilmente pensato che scegliere ogni giorno un auto diversa da guidare potesse trasformarsi in un pericolo sia per lui che per i compagni. I protocolli della ‘Fase 2'  stilati per permettere il ritorno agli allenamenti anche per gli sport di squadra prevedono, tra le altre norme, che si utilizzi sempre un'unica autovettura.

Venerdì, Arthur si è presentato al centro sportivo catalano in Range Rover, questo lunedì in Ferrari. Il brasiliano è andato alla Ciutat Esportiva del Barça con un veicolo diverso da quello guidato l volta precedente, venerdì scorso, il primo giorno di allenamento individuale per i giocatori azulgrana. Nel protocollo inviato ai giocatori, è chiaramente detto che non si può. Sul punto si specifica che "per raggiungere gli impianti sportivi da casa propria, è necessario farlo utilizzando la propria auto, che deve essere sempre la stessa'. Arthur non ha soddisfatto lo standard di sicurezza ed è arrivato in un altro veicolo, mettendo a repentaglio l'intero cordone sanitario alzato attorno al centro sportivo.

Così come per tutte le altre federazioni, anche in Spagna si è acconsentito di far riprendere gli allenamenti unicamente dietro a precise regole medico-sanitarie. Anche per la Liga il rispetto del protocollo è la base per poter riprendere in futuro il campionato, garantendo sicurezza della salute per tutti i tesserati. Qualsiasi violazione alle regole potrebbe costituire motivo per prolungare ulteriormente le tempistiche o, nei peggiori dei casi, far decidere per l'annullamento della stagione regolare.

Javier Tebas, presidente della Liga, aveva già avvertito durante il weekend che sarebbero stati i club a dover intervenire direttamente facendosi garanti del rispetto delle norme, anche se la Federcalcio si riserva il diritto di prendere ulteriori provvedimenti. Resta adesso da vedere cosa farà il Barça che chiederà al giocatore spiegazioni per la violazione del protocollo utilizzando diverse auto per recarsi agli allenamenti. È possibile che Arthur sia sanzionato da Barça. Ma il caso del brasiliano, purtroppo non è isolato. Qualche giorno fa, il ritorno agli allenamenti in Bundesliga è stato scosso da Salomon Kalou che ha fatto una ripresa nascosta nello spogliatoio dell'Hertha, mostrando tutti i protocolli sanitari. L'Hertha è intervenuto prontamente e ha deciso di sospendere il calciatore fino alla fine della stagione, malgrado le scuse del giocatore.

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