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Tudor lascia il Marsiglia, il suo sogno è allenare la Juventus: ma deve aspettare

Tudor ha annunciato questa mattina alla dirigenza dell’Olympique Marsiglia e ai suoi calciatori che la sua avventura in Francia è finita: nel pomeriggio si terrà una conferenza stampa per la comunicazione pubblica. C’è solo la Juve nei suoi pensieri adesso.
A cura di Vito Lamorte
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Igor Tudor non sarà più l’allenatore dell'Olympique Marsiglia. A confermarlo è il giornale francese L’Equipe, che ha annunciato la comunicato da parte del tecnico croato questa mattina con i suoi giocatori prima dell’inizio dell’allenamento. Nel pomeriggio, alle ore 15:00, si terrà una conferenza stampa, in cui Tudor annuncerà pubblicamente la sua scelta e metterà fine alla sua parentesi in Francia.

Tudor lascerà l'OM dopo una sola stagione, conclusa al terzo posto in Ligue 1, con un cammino in Europa che si è fermato ai gironi di Champions League e l'eliminazione ai quarti della Coppa di Francia.

Il nome del croato da diverse settimane è stato accostato alla panchina della Juventus in caso di rottura tra la il club bianconero e Massimiliano Allegri: questa notizia sembra dare ancora più forza ad un contatto esplorativo tra le parti, che nelle scorse ore è stato confermato sempre dal quotidiano L'Equipe.

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Tudor sogna la Juve e in privato non lo ha mai nascosto ma per coronare questa sua volontà dovrà attendere un po': c'è il nodo Allegri da sciogliere, con il tecnico livornese che ha un contratto fino al 30 giugno 2025 e sembra godere della fiducia della società. Soprattutto di Francesco Calvo, Chief Football Officer della squadra bianconera, che sembra avere un ruolo sempre più centrale nella nuova Juve non vorrebbe cambiare tecnico ma le parole usate da Allegri nelle ultime uscite pubbliche, tra conferenze e interviste, non sono piaciute nei piani alti e qualcuno avrebbe iniziato a riflettere sul suo futuro.

Il lavoro dell'allenatore attuale della Juve è diventato oggetto di discussione ma il nodo principale resta l'ingaggio oneroso per le casse juventine, che sono "prigioniere" dei 7 milioni e mezzo da corrispondere al livornese. Su questo c'è grande dibattito dopo le ultime due stagioni e per questo in molti vorrebbero chiudere questa parentesi per ripartire con un altro nome. Il problema è mettere un punto al sodalizio con Max: in caso di separazione sarebbe da mettere in preventivo un esborso da 35-40 milioni per coprire i costi di Allegri e del suo staff nei prossimi due anni. Una montagna di soldi.

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L'alternativa sarebbe quella di una risoluzione consensuale che consentirebbe alla Juventus di risparmiare qualcosa, evitare l'esonero di Allegri e poi puntare su un nuovo nome. Però, per capire quanto questa strada possa davvero essere percorribile, ci c'è bisogno della piena collaborazione di Max.

Tra i nomi papabili per la panchina della Juve sono stati fatti quelli di Igor Tudor, Thiago Motta, Vincenzo Italiano e Sergio Conceiçao. Il primo ha fatto parte della storia bianconera sia da giocatore che nello staff tecnico di Pirlo due anni fa, quindi conosce già l'ambiente e tutto ciò che giro intorno alla Vecchia Signora: anche per questo motivo sembra uno dei preferiti dai tifosi ma bisogna mettere a posto prima alcune situazioni per poter avallare il nome dell'allenatore del prossimo anno.

La parola chiave in questo momento in casa Juve è ‘aspettare', vale per Tudor e per i tifosi.

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