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Tifoso del Newcastle si tatua la vittoria in Carabao Cup, ma il Manchester United lo beffa in finale

Incredibile autogol di un tifoso del Newcastle che tre giorni prima della finale di Wembley si è inciso la data inneggiando ad un successo mai arrivato. Eppure, ha deciso di non cancellarlo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è la prima volta e soprattutto non sarà l'ultima che un tifoso sfida gli dei del calcio, facendoli arrabbiare. E così è finita malissimo per un tifoso del Newcastle che ha voluto celebrare in anticipo la finale di Carabao Cup tra la sua squadra del cuore, il Newcastle, e il Manchester United. Venendo puntualmente smentito e conseguentemente sbeffeggiato sui social.

Troppa fiducia, ricolma di supponenza e arricchita dalla gioia di rivedere la propria squadra del cuore giocarsi dopo un lunghissimo digiuno durato 24 anni, un trofeo. Peccato che tutto sia finito in fumo in soli 90 minuti con il Manchester United che ha regolato il Newcastle non lasciando speranza di successo ai Magpies: 2-0 e Carabao Cup 2023 alzata dai red devils di ten Hag. Per i bianconeri, solamente la soddisfazione di essere arrivati alla gara decisiva, nulla più. E per un tifoso oltremodo zelante anche l'amarezza di dover rimediare quanto fatto in precedenza: un bel tatuaggio che celebrava una vittoria mai giunta.

La decisione era arrivata ben tre giorni prima dalla finale di Wembley che si è disputata domenica 26 febbraio: l'aveva presa Kris Cook, 31 anni, tifoso del Newcastle che non aveva resistito alla tentazione di precorrere i tempi. Così, ciò che poteva essere una vera e propria "visione", si è trasformato in uno dei più classici autogol: "Tell me ma me ma, NUFC Cup winners 26/02/23" si era fatto incidere sulla gamba sinistra giovedì scorso. E dire che proprio la sua famiglia e i suoi amici erano rimasti a dir poco sbalorditi quando aveva chiesto al suo tatuatore di Sunderland di scrivere quel messaggio, che richiamava uno dei principali inni cantati dai tifosi Magpies durante la stagione.

Il campo gli ha dato torto e così la sua storia è finita direttamente in pasto alle cronache, come è successo tante altre volte ad altri tifosi nelle più disparate occasioni. Eppure Kris non se l'è presa più di tanto: malgrado la Carabao Cup sia finita a Manchester, non è sembrato pentito della propria scelta, a dir poco azzardata. "L'ho fatto giovedì della scorsa settimana" ha risposto a chi gli ha domandato il motivo del tatuaggio: "Avevo comunque già prenotato per un tatuaggio e ho detto ai miei amici ‘Potrei anche farmi fare questa scritta'. Quando l'ho fatto, mi hanno detto ‘Gesù Cristo, che cosa hai fatto?' Ma era solo per ridere. A volte mi dimentico di averlo fatto, non mi dà assolutamente fastidio. Non me ne pento e non lo coprirò".

La scritta che Kris si è fatto imprimere sulla pelle richiama il coro con cui i tifosi Magpies hanno accompagnato la presenza del Newcastle in Carabao Cup verso la finale di Londra, riportando il ritornello principale. "Tell me ma, me ma. I won't be home for tea, we're going to Wembley" ("Dimmi ma', dimmi ma'. Non sarò a casa per il tè, andremo a Wembley"), un refrain che purtroppo non ha portato bene contro il Manchester.

Lo spirito con cui ha affrontato l'imbarazzante autorete personale è stato encomiabile: "Quando le persone lo vedono, pensano solo che sia una cosa divertente. Mia sorella se la ride, mia mamma un po' meno, Continuerò ad aggiungere le date sottostanti la prossima volta che raggiungeremo una finale. Quando mancavano solo 20 minuti al calcio d'inizio, pensavo che avremmo anche potuto farcela. Peccato aver perso, ma è solo l'inizio: mi sento positivo e orgoglioso di questa squadra". Fino al prossimo tatuaggio.

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